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Casillas: «Prima c’era più concorrenza in Europa, ora ci sono sempre le stesse squadre»

L’ex portiere spagnolo: «Potevi affrontare Milan, Lazio, United, Arsenal… ora arrivano sempre le stesse alle fasi finali della Champions. L’arrivo di Mbappé è positivo, dà maggiore importanza al campionato».

Casillas: «Prima c’era più concorrenza in Europa, ora ci sono sempre le stesse squadre»
As Roma 23/08/2016 - Champions League / Roma-Porto / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Iker Casillas

L’ex Real Madrid Iker Casillas apparirà nella docu-serie di Netflix su La Liga, che uscirà il 15 luglio. Marca riporta l’intervista all’ex portiere.

Casillas: «Prima c’era più competitività in Europa, il Real Madrid è l’unica squadra ad aver avuto continuità»

Un documentario sul Real Madrid ai tempi dei Galacticos… cosa ne sarebbe uscito?

«Il documentario che Netflix ha appena realizzato su La Liga era necessario perché apre le porte di ciò che succede che molte persone non vedono. Cosa sarebbe potuto succedere 20 anni fa ai tempi dei Galacticos? Che si sarebbe visto uno spogliatoio come quello che abbiamo ora, con personaggi molto importanti, che avevano molta attenzione mediatica e che erano giocatori fantastici».

Ronaldo è arrivato dopo la nona Champions vinta; ora dopo la quindicesima, arriva Mbappé… prima c’era più competitività?

«È una bella domanda. Prima giocavi contro la Juve, contro la Roma, la Lazio, l’Inter ed erano ottime squadre. Giocavi in Inghilterra contro United, City, Arsenal, Liverpool… Quello che voglio dire è che ora più o meno sono sempre le stesse squadre che raggiungono la fase finale della Champions League. Ma ai vecchi tempi, ricordo le semifinali quando il Real Madrid forse non c’era, o il City o il Milan. E ogni anno incontravi squadre diverse, c’era quasi sempre un nuovo club campione europeo. La cosa divertente di tutto questo è che alla fine quello che ha sempre avuto una continuità è stato il Real Madrid».

Lo spogliatoio di una nazionale è diverso rispetto a quello di un club?

«Trovo difficile credere che tanti giocatori che hanno giocato l’80% di partite insieme non si conoscano bene. Nello spogliatoio di un club conosci molto di più i tuoi compagni, perché non smetti di stare con loro tutto il giorno e diventano parte della tua vita. Nella nazionale è diverso. Potete conoscervi l’un l’altro, ma non siete insieme quotidianamente».

Come vedi il campionato spagnolo?

Casillas: «L’arrivo di Mbappé è positivo, perché ogni giocatore vorrà venire qui poi per giocare. Avendo due squadre come riferimento nel calcio spagnolo, sia Real Madrid che Barcellona, è un peccato che il Barcellona stia attraversando una situazione un po’ più complicata. Quello che vorremmo è che fosse sempre pronto a contrastare il Real».

Con Mbappé, come cambia il Real Madrid?

«Vedremo, quest’anno hanno fatto bene collettivamente. Penso che poche squadre siano state in grado di mettere un po’ il Real Madrid alle strette. Con l’arrivo di Mbappé, beh, non siamo ciechi, è un giocatore che ti dà un vantaggio, ti dà più energia. Vedremo come si comporteranno le altre squadre. Al momento sono gli altri club che devono iniziare a costruire la loro squadra per la prossima stagione al fine di contrastare il Real».

Perché l’accesso dei media ai giocatori e i club è diventato più complesso?

«Prima c’era pressione quando uscivi da uno spogliatoio, riuscivi a malapena ad andare in macchina per tornare a casa. C’era troppa sopraffazione. Ora ognuno sta al proprio posto. Finché fai bene il tuo lavoro e sai come prendere le critiche, penso che non ci siano problemi. C’è sempre educazione. Prima avevamo i media addosso, che non ti lasciavano respirare. Se non facevi l’intervista dopo la partita, si arrabbiavano e il giorno seguente ti criticavano».

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