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Come si dice pappone a Milano? La Curva Sud del Milan boicotta il raduno

Il comunicato: “Rosa ridotta e nessun acquisto da accogliere. Benvenuto Fonseca, speriamo che il campo lo consacri come allenatore all’altezza del club”

Come si dice pappone a Milano? La Curva Sud del Milan boicotta il raduno
Db Milano 22/02/2019 - campionato di calcio serie A / Milan-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Milan curva sud

In vista dell’inizio di stagione del Milan, gli ultras della Curva Sud hanno comunicato che non saranno presenti al raduno a Milanello per salutare i giocatori e il nuovo allenatore, Paulo Fonseca.

La Curva Sud del Milan non parteciperà al raduno a Milanello

Le ragioni sono spiegate attraverso un comunicato pubblicato su Instagram:

Con l’ormai tradizionale raduno di Milanello, lunedì prende il via ufficialmente la nuova stagione del Milan, ma a differenza di quanto avviene da diversi anni a questa parte, la tifoseria organizzata non sarà presente.

Il rinnovo massivo degli abbonamenti da parte del popolo rossonero, nonostante i sostanziosi rincari, rimarca ancora una volta l’amore incondizionato per questi colori nonché la fiducia riposta nell’operato della società, che si è recentemente esposta con dichiarazioni sulle ambizioni sul presente e sul futuro del Milan.

Tuttavia il raduno rappresenta da sempre un giorno di festa nel quale dare il saluto alla squadra, al mister e ai nuovi acquisti. Quest’anno però, complice anche l’Europeo che vede impegnati i nostri calciatori più rappresentativi e che certamente rallenta alcune trattative di mercato, sarà un raduno con la rosa ridotta ai minimi termini e senza nuovi acquisti da accogliere.

Diamo sicuramente il nostro benvenuto a Mister Fonseca, speranzosi che il campo lo consacri come un allenatore all’altezza della storia di questa società. Avremo tempo e modo di salutare la squadra come di consuetudine, prima dell’inizio del campionato.

Nel frattempo attendiamo fiduciosi…

Gli ultras in protesta anche a fine stagione

La stagione volge al termine e la mediocrità che l’ha contraddistinta per quasi tutta la durata ha lasciato spazio a un finale funesto e disastroso che, come se non bastasse, è stato amplificato ancor di più dalle scellerate dichiarazioni di qualche dirigente nonché dalle voci relative al nome del futuro allenatore che ci fanno capire ancora una volta di più come l’ambizione di rivivere i tempi che furono non sia prerogativa primaria di questa società“.

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