Primo posto nel girone di qualificazione a Euro2025 dove c’erano Olanda, Norvegia e Finlandia. Il 4-0 di ieri contro quest’ultima la ciliegina sulla torta dell’era Soncin.
Che bella l’Italia femminile di Andrea Soncin. E non solo per il poker rifilato ieri sera alla Finlandia, che ha permesso alle Azzurre di qualificarsi a Euro2025; tra l’altro, qualificate al primo posto del girone, in un gruppo dove erano presenti anche Olanda e Norvegia, due nazionali che hanno fortemente contribuito alla crescita del calcio femminile.
All’annuncio dei gironi davano l’Italia già per terza o quarta, ovvero playoff per raggiungere un posto all’Europeo in Svizzera; invece, proprio come accaduto in Nations League pochi mesi prima, le ragazze di Soncin hanno dimostrato di non avere paura e di affrontare le loro avversarie con la giusta fame che bisogna avere quando si vuole portare a casa un match.
L’Italia femminile può prendersi con Soncin la sua rivincita
Se si potesse riassumere in tre parole la Nazionale femminile di Soncin:
Coraggio: le Azzurre sono partite in questo girone con una vittoria 2-0 contro l’Olanda, dominando e costringendo le Oranje a non tenere in mano il pallino del gioco. Al ritorno hanno provato a fare lo stesso, in trasferta; non è stato facile, nell’Olanda era rientrata da un infortunio la loro stella Miedema (che all’andata aveva saltato il match) e l’Italia in molte occasioni ha sofferto. Tuttavia, un arbitraggio discutibile ci ha messo del suo: prima un rigore netto non fischiato a favore delle Azzurre per un braccio largo in area, poi un’espulsione (inesistente) a pochi minuti dalla fine di un match terminato 0-0. Le ragazze non si sono date per vinte, e hanno comunque strappato un punto importante.
Personalità: la partita contro la Finlandia, quella d’andata, è stata la più brutta giocato dall’Italia; la squadra di Soncin ha perso 2-1, ma ciò non ha tolto carattere alle Azzurre, che nelle due partite successive contro la Norvegia hanno tenuto sulle spine una nazionale insidiosa. Avevamo già visto al Mondiale che non era più la Norvegia di qualche anno fa, ma già citare un’Ada Hegerberg (ex pallone d’oro) può incutere timore. 0-0 e 1-1 sono stati i risultati, altri due punti fondamentali. Ha brillato la stellina del Barcellona (classe 2006) Giulia Dragoni, che nonostante non sia una titolare, quando entra porta sempre quel qualcosa in più in campo.
Determinazione: le Azzurre avevano bisogno dei tre punti nell’ultimo match contro la Finlandia, altrimenti avrebbero rischiato di finire ai playoff. Ebbene, ieri a Bolzano le ragazze sono scese in campo solo per vincere. Giada Greggi era ovunque; Manuela Giugliano è stata decisiva sia in costruzione, sia in finalizzazione (1 gol e 1 assist); Barbara Bonansea sembrava essere tornata quella del 2019. Nulla da togliere anche a Laura Giuliani; la portiera che ha conquistato tutti ai Mondiali in Francia si è superata con un paio di parate decisive.
Questa Italia può prendersi una grossa rivincita all’Europeo 2025; manca ancora un anno, tutto può accadere, ma le premesse sono buone. E poi le ragazze, in questi mesi, hanno dimostrato di avere tutto ciò che manca all’Italia maschile.