ilNapolista

Dazn ascolta le proteste degli utenti e riduce i prezzi delle tariffe (ma in Francia, non in Italia)

Lo scrive L’Equipe: riduce la quota mensile a 25 euro. Pressioni anche dei club. Citano il caso italiano: “lì aumenti da 34,99 a 44,99 euro al mese” 

Dazn ascolta le proteste degli utenti e riduce i prezzi delle tariffe (ma in Francia, non in Italia)
Db Milano 19/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Dazn ascolta le proteste degli utenti e riduce i prezzi delle tariffe (ma in Francia, non in Italia).

A scriverlo è il quotidiano sportivo francese L’Equipe.

Buone notizie per Dazn che ha finalizzato, giovedì, l’acquisizione di quasi tutti i diritti della Ligue 1 che comincerà il 16 agosto. E con notizie più piacevoli di qualche settimana fa per il consumatore. La piattaforma – scrive L’Equipe – ha visto l’agitazione nell’opinione pubblica causata dalle prime simulazioni di offerta, che andavano da 30 a 40 euro al mese per cercare di rientrare dell’investimento 400 milioni di euro a stagione.

Scrive L’Equipe:

Secondo le informazioni in nostro possesso, il management di Dazn ha deciso di rivedere i prezzi delle offerte e di stabilizzarli attorno ai 25 euro al mese. Dazn ha anche ascoltato i consigli di diversi futuri partner di distribuzione che li hanno avvisati della difficoltà di vendere un “mono-prodotto” sportivo a un tale prezzo (…). Alcuni presidenti di club hanno anche sottolineato il pericolo di un abbonamento a questo prezzo, temendo l’esplosione della pirateria e il fallimento del progetto. Tuttavia, dopo alcuni anni, non è completamente escluso che la piattaforma aumenterà gradualmente il prezzo del suo abbonamento, come beIN Sports che è passata negli anni da 11 a 15 euro al mese.

L’Equipe cita l’Italia:

In Italia, Dazn ha appena annunciato che il suo abbonamento base, con il 100% della Serie A, sta aumentando da 34,99 euro a  44,99 euro al mese. 

Anche in Francia ovviamente hanno lo spezzatino: si comincia il venerdì sera (20.45) e si chiude la domenica (alle 15, alle 17 e alle  20.45). Tre slot anche il sabato (ore 17, 19, 21).

Sul versante della distribuzione, Dazn ha avviato discussioni con Canal+, un attore chiave nel mercato, senza aver ancora firmato nulla. Sono inoltre previsti accordi con i fornitori di servizi Internet per distribuire Dazn on line.

Anche in Francia

Tre settimane prima dell’inizio della stagione, Dazn deve anche costruire una squadra editoriale per coprire le sue numerose partite di Ligue 1. Per questo, dovrebbe rivolgersi a una società di produzione specializzata nel settore. 

Dazn vuole il pareggio di bilancio a spese degli abbonati e risparmiando sui giornalisti (Libero)

Anche Libero commenta gli aumenti di Dazn e i tagli alla redazione. L’abbonamento alla piattaforma che trasmette la Serie A può costare fino a 70 euro, allo stesso tempo però la società taglia i giornalisti mettendo a repentaglio la qualità del prodotto.

Dal trasmetterà la Serie almeno per altri  cinque anni, fino al 2029. “Dazn si è infatti aggiudicata l’ultima asta per i diritti di trasmissione per 700 milioni a stagione. E qui che però cominciano le dolenti note. Dolenti perché si protraggono ormai da tempo. Fin dall’inizio la qualità streaming della visione dell’evento sportivo è stata la croce di una azienda, nata appositamente per trasmettere il massimo campionato di calcio“.

Se all’inizio dell’avventura, Dazn proponeva prezzi concorrenziali a 9,99 al mese, “la prossima stagione un abbonamento mensile costerà da un minimo di 34,99 euro a un massimo di 69,99 euro per il servizio Plus. Un aumento che è fino a 120 euro in più l’anno. Quando Stefano Azzi, ad di Dazn, ha presentato il programma, ha definito «impressionante» la crescita dell’azienda, ma nello stesso giorno il comitato di redazione, il sindacato interno dei giornalisti, ha rivelato che si volevano mandare a casa 14 dei 32 giornalisti. Allora, per dirla come Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: come è possibile fornire un prodotto migliore quando si taglia quasi metà della redazione, aumentando ancora una volta i costi per vedere le partite?

E ancora: “L’azienda punta al pareggio di bilancio e lo sta facendo aumentando i costi dell’offerta e tagliando la struttura interna“.

Senza dimenticare che i famosi bordocampisti saranno solo cinque dalla prossima stagione e non 10 come di consueto. “Infine, per alcune partite, il telecronista sarà da remoto (il cosiddetto tubo in gergo tecnico) e non più in tribuna stampa“.

La soluzione proposta da Libero:

In fondo basterebbe poco per cercare una soluzione che accontenti chi vuole vedere la propria squadra di calcio in tv, senza dover svuotare il portafoglio. L’idea è quella di proporre un pacchetto che consenta di comprare soltanto la squadra per cui si fa il tifo“.

ilnapolista © riproduzione riservata