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Dazn aumenta i prezzi, ma taglia 14 giornalisti su 32 dalla redazione (Il Fatto)

Alla redazione questo taglio non sta bene. Dazn deve far tornare i conti e ha scelto due strade: aumento degli abbonamenti e tagli alla redazione

Dazn aumenta i prezzi, ma taglia 14 giornalisti su 32 dalla redazione (Il Fatto)
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Dazn aumenta il costo dei propri servizi e ne diminuisce la qualità. La redazione si dimezza, gli opinionisti scappano.

Ne parla il Fatto Quotidiano:

Aumenti a due zeri del prezzo degli abbonamenti, redazione quasi dimezzata, opinionisti in fuga. Dazn ha un problema e, di riflesso, tutto il calcio italiano non ci fa una gran figura. Nel giorno in cui l’azienda presenta in pompa magna la nuova stagione, l’assemblea dei giornalisti denuncia un piano di 14 esuberi su 32 giornalisti.

Un taglio quasi del 50 per cento che segue la rinuncia a diversi talent (Stefano Borghi e Marco Cattaneo, per esempio, anche se l’azienda vuole un nuovo big ). D’altra parte Dazn viene da anni difficili, dopo esser sbarcata in Italia nel 2018 come stampella di Sky (trasmetteva solo 3 partite), e aver fatto poi le scarpe alla pay-tv. Il triennio 2021-2024, il primo da protagonista, è stato un bagno di sangue: gli abbonamenti non sono decollati, Tim – partner e forse vero regista dell’operazione – si è tirata indietro, centinaia di milioni persi. L’azienda a quel punto aveva due strade: ritirarsi, o rilanciare. Ha scelto la seconda, aggiudicandosi i diritti della Serie A addirittura fino al 2029, per 700 milioni a stagione. Ma stavolta i conti dovranno per forza tornare. Per raggiungere almeno il pareggio, da una parte l’ott sta proseguendo nella politica di aumento dei prezzi (fino a 120 euro in più l’anno, e i tifosi ringraziano) insieme alla lotta alla pirateria. Dall’altra però ha deciso di sfrondare la struttura interna, che probabilmente era stata sovradimensionata nella precedente gestione.

Dazn, alla redazione questo taglio non sta bene

Alla redazione questo taglio non sta bene, anche perché da mesi il tavolo sindacale con Fnsi e Associazione lombarda giornalisti non fa progressi. Perciò l’assemblea dei giornalisti ha proclamato lo stato di agitazione: “È stato aperto un tavolo sindacale e il Ceo Azzi ha dichiarato ai media che Dazn non ricorrerà allo strumento dei licenziamenti. La redazione, tuttavia, non ritiene la decisione di rinunciare a 14 giornalisti compatibile con il nuovo piano editoriale, un piano che la redazione giudica un evidente passo indietro”. Una simile smobilitazione alimenta anche le voci di una crisi di Dazn, che aprirebbe scenari apocalittici per tutto il pallone italiano. Anche se l’acquisto dei diritti fino al 2029 (anche in Francia) conferma l’impegno. Semmai, la domanda è come l’ott conti di migliorare il prodotto calcio rinunciando a metà redazione. Ma ormai è chiaro che non è questa la priorità di Dazn. Forse nemmeno della Serie A. Pure gli opinionisti salutano, ma l’azienda ha i diritti della Serie A fino al 2029

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