Il Corsport: per il fondo californiano ogni acquisto dev’essere finalizzato a creare valore. Altrimenti niente. Dopo Hermoso, può saltare anche Rodriguez
È Oaktree il problema principale del mercato dell’Inter. Il Corriere dello Sport lo spiega perfettamente. L’altro giorno, seppure provando a piegarla in termini positivi, lo aveva fatto anche Libero.
Scrive oggi il Corriere dello Sport:
I margini per ottenere il via libera per Hermoso sembrano ormai davvero ridotti. Nemmeno Ricardo Rodriguez, però, almeno per il momento, convince Oaktree. E così l’inseguimento al braccetto sinistro che nei piani nerazzurri deve andare a colmare il vuoto aperto dall’infortunio di Buchanan richiederà ulteriori riflessioni. Tuttavia, c’è un dato di fatto emerso in questa prima cinquantina di giorni di proprietà del fondo californiano. Vale a dire la rigidità rispetto ad alcuni parametri per la valutazione dei possibili acquisti. Volendo sintetizzare, si tratta dell’età. Ma la carta d’identità è solo uno degli aspetti. L’obiettivo di Oaktree, infatti, è creare valore. Far sì che quello del club nerazzurro aumenti, così da ottenere il massimo risultato possibile, rispetto al denaro investito, nel momento in cui avverrà la cessione. E’ un tipico ragionamento da fondo. Il cui fine non può essere soltanto vincere e conquistare trofei, a prescindere da tutto il resto. Devono essere stabilite innanzitutto delle linee guida. Ed è attraverso quelle che va inseguito il successo.
Negli anni di Suning,
la coppia Marotta e Ausilio se l’è cavata alla grande, sfruttando al massimo ogni centesimo, costruendo squadre sempre competitiva, e, soprattutto, portando a casa titoli. Adesso, però, i dirigenti nerazzurri si ritrovano a doversi muovere in maniera diversa. Non basta più spendere poco, ma quel poco deve avere una prospettiva, un senso.