Flick: «Quando ho deciso di fare l’allenatore guardavo al Barcellona per il suo calcio fantastico»
Ai canali social del Barcellona: «Ho sentito fin dal primo giorno la passione della gente. I tifosi. Il presidente. Tutti quelli che lavorano qui, hanno questa passione»

Db Bologna 04/06/2022 - Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Hans-Dieter Flick
Flick, allenatore del Barcellona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali social del club.
«Ho sentito fin dal primo giorno la passione della gente. I tifosi. Il presidente. Tutti qui, tutti quelli che lavorano qui, hanno questa passione per il Barça. La devozione di dare il meglio per questo club. E questa è una cosa importante anche per noi, perché vogliamo far parte di questo club e vivere questa passione e questa devozione. Vogliamo dare tutto quello che abbiamo per portare questo club al livello successivo. Faremo tutto il possibile».
Flick racconta di quando ha deciso di diventare allenatore:
«Quando ho deciso di fare l’allenatore guardavo al Barça perché giocava un calcio fantastico. Si vede come fanno crescere i giocatori, tutti ne parlano e anche la passione che si sente qui è incredibile. Ed è per questo che siamo felici di essere qui. Tutti mostrano rispetto, quello che stiamo vivendo è incredibile».
Poi ha raccontato che la sua visione di gioco è «simile a quello che fa il Barça perché questo è anche il mio obiettivo dalla prima squadra che ho allenato. Ho studiato molto la scuola calcio olandese e anche Johan Cruyff».
Flick e la maledizione dei tedeschi a Barcellona. I suoi predecessori fecero fuori Cruyff e Maradona (Marca)
Hansi Flick sarà il prossimo allenatore del Barcellona. Non c’è l’ufficialità ma in Spagna sono piuttosto sicuri. Marca però ricorda che i precedenti due allenatori tedeschi al Barcellona non hanno avuto molta fortuna. La loro esperienza dovrebbe essere come un monito per Flick. Dovrà riuscire a superare quella che il quotidiano chiama “la maledizione dei tedeschi al Barcellona”. Per capire meglio di che si tratta, ricorda alcuni aneddoti dei Barcellona allenati da Weisweiler, che si scontrò con Cruyff, e di Udo Lattek che non sopportava i ritardi di Maradona e si scontrò con Schuster.