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Fognini show a Wimbledon, più forte pure dello psicodramma

Domina Ruud, due set a zero e 5-2 al terzo e si perde. Balla sull’orlo del precipizio, fallisce quattro match-point, alla fine vince in quattro set

Fognini show a Wimbledon, più forte pure dello psicodramma
Italy's Fabio Fognini eyes the ball as he returns the ball to Norway's Casper Ruud during their men's singles second round tennis match on the third day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 3, 2024. (Photo by Ben Stansall / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Fognini show a Wimbledon, più forte pure dello psicodramma.

Ha battuto Caspar Ruud in quattro set. E va al terzo turno. Affronterà il vincente tra Sonego e Bautista Agut. Ha 37 anni.

Un condensato della carriera di Fognini oggi a Wimbledon. Contro il norvegese Ruud è stato show di “Fogna” biondo per quasi tre set. Ha annientato  il norvegese Ruud. Poi, sul 5-2 e due set a zero, riecco i fantasmi del passato. Ma stavolta il ligure è stato più forte dei fantasmi e ha vinto in quattro set. Dopo aver sprecato quattro match-point.

Ennesima dimostrazione di un talento pari solo alla capacità di dissiparlo. È strano parlare così di un tennista italiano. È appartenuto alla generazione precedente, quella dei dissipatori. Non a questa che invece è capace di capitalizzare la propria bravura e di vincere. Ma Fognini oggi ha vissuto un pomeriggio di gloria. Ha vinto 6-4 7-5 i primi due set. Ha sprecato un match-point sul 5-3 in un game giocato malissimo. Ha tremato un po’, ha sprecato la chance di chiudere sul 5-4 e servizio. Ha offerto una palla break, i fantasmi si sono palesati. Ha perso al tie-break. E a quel punto nessuno avrebbe scommesso su di lui. E invece ha vinto. 6-3 al quarto set dove ha sprecato altri tre match-point sul 5-3.

Ha dato spettacolo per tutto il match. Ha scherzato Ruud. Lo ha fatto ammattire. Poi ha rischiato di rovinare tutto. Fognini in purezza. Meritava un pomeriggio così. A fine match ha dichiarato: «Amo e odio questo sport».

Fognini: «Dal punto di vista tecnico Musetti mi somiglia ma di Fognini ce n’è uno solo» (a maggio)

Fabio Fognini ritorna agli Internazionali di Roma. Una gioia per lui che oggi affronterà l’inglese Evans. Un veterano del torneo romano orfano degli enfant prodige del tennis. Al Giornale racconta di sé e di chi potrebbe essere il giovane talento che più gli somiglia.

«Ancora una volta» è la frase che ha scritto sui social esprimendo la sua felicità per essere nuovamente a Roma.
«È la verità, Roma è speciale sotto tutti i punti di vista. Sono qui, cercherò di godermela appieno».

Come si sente fisicamente?
«Questa è una bella domanda: ho avuto i miei acciacchi, purtroppo non sono riuscito a giocare con continuità la stagione sulla terra rossa ma da qui al Roland Garros voglio pensare positivo».

Obbiettivi?
«Star bene fisicamente, è la cosa principale. E poi, in tema ranking, voglio essere presente nei tornei del Grande Slam per giocare con continuità».

I momenti più della carriera?
«Senz’altro Roma contro Andy Murray, quando disputavo la Coppa Davis a Napoli sempre contro Murray e sicuramente la vittoria di Monte Carlo. Il match che non dimentico? La prima volta che ho giocato contro Roger Federer sul Centrale di Wimbledon».

Tra i giovani emergenti c’è qualcuno in cui si rivede?
«Di Fognini ce n’è uno solo, senza ombra di dubbio. A livello di tecnica e gioco secondo me Lorenzo Musetti è quello che ha più alternative che a volte gli giocano però contro e lo portano nel disordine, dal punto di vista tecnico è lui il più simile».

 

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