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Gravina e la sua ultima trovata, si inventa la “commissione di saggi” per la Nazionale

Il Corsport. Ne fanno già parte Marotta, Giuntoli, Sartori e Marino. Il più vicino per ora è il presidente dell’Inter apparso con continuità a Casa Azzurri.

Gravina e la sua ultima trovata, si inventa la “commissione di saggi” per la Nazionale
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Durante la conferenza stampa di ieri, Gabriele Gravina ha parlato di una commissione (non ancora operativa) della Figc con i club di Serie A. Ne scrive a proposito il Corriere dello Sport nell’edizione odierna.

Gravina e la “commissione di saggi” per avvicinare i club di Serie A alla Nazionale

Il quotidiano riporta:

Ne fanno parte Beppe Marotta (presidente dell’Inter), Cristiano Giuntoli (direttore tecnico della Juventus), Giovanni Sartori (direttore sportivo del Bologna) e Umberto Marino (direttore operativo dell’Atalanta). «Li avete visti spesso anche qui [a Coverciano]» ha sottolineato Gravina e il pensiero è andato a Marotta, apparso con continuità a Casa Azzurri e così vicino alla Nazionale da aver fatto andata e ritorno da Milano in occasione di tutte le partite della Nazionale. I limiti strutturali del calcio italiano vanno affrontati alla radice e sono stati elencati più volte. Nell’ultimo anno le nazionali giovanili di punta (Under 19 e Under 17) hanno vinto l’Europeo di categoria e l’Under 20 si è piazzata seconda al Mondiale. Di quei sessanta talenti, solo Kayode e Baldanzi giocano stabilmente in Serie A. Tanti giovani non superano l’ultimo step. 

Gravina ha affidato a Buffon il ruolo di capodelegazione per sostituire Vialli e dopo l’estate cercherà, come ha preannunciato ieri, di sviluppare certi ragionamenti avvicinando a Coverciano una “commissione di saggi” che possa guidare un certo tipo di percorso condiviso con la Serie A. L’Italia e il ct hanno bisogno di protezione. Marotta è anche consigliere federale. Nel 2018, subito dopo il divorzio dalla Juve e prima di sposare l’Inter, era stato vicinissimo alla Federazione. Lui, Giuntoli, Sartori e Marino dovranno favorire i rapporti e lo scambio di idee con Coverciano.

Le parole del presidente Figc in conferenza

«La nostra progettualità puntava al 2026, sapendo di dover fare i conti con la realtà. Nessuno di noi è in grado di garantire un risultato se non con impegno e progettualità a cui bisogna dare contenuti. Dal 2018 la scelta è stata quella di finanziare tutta l’attivitàdi base dei vivai. Noi possiamo fare tutti i discorsi che volete, questo è il gruppo di calciatori. Probabilmente verranno fuori altri ragazzi, altre condizioni. Pensavamo di essere più avanti, ieri ci siamo accorti di essere tornati indietro ma non ci si può arrendere o annullare il buono. Mi riferisco al periodo di qualificazione dove c’è stata la prestazione dei ragazzi. L’obiettivo 2026 è un obiettivo reale, sarebbe un disastro non qualificarsi, lo sappiamo. Non solo per il risultato, ma perché significherebbe non aver saputo trovare la soluzione».

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