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Hanno rilasciato più dichiarazioni Kamala Harris e Joe Biden oppure la coppia Di Lorenzo-Giuffredi?

Domani nuova conferenza stampa. Dell’estate 1989, quando Diego non voleva tornare, ricordiamo tutto. Nel 2059 ricorderemo l’estate di Giuffredi e Di Lorenzo?

Hanno rilasciato più dichiarazioni Kamala Harris e Joe Biden oppure la coppia Di Lorenzo-Giuffredi?
(FILES) US President Joe Biden (L) and US Vice President Kamala Harris hold hands and gesture as they watch the Independence Day fireworks display from the Truman Balcony of the White House in Washington, DC, on July 4, 2024. US President Joe Biden announced July 21, 2024 that he is dropping out of his reelection battle with Donald Trump, in a historic move that plunges the already turbulent 2024 White House race into uncharted territory. Biden also said he was endorsing Vice President Kamala Harris as the Democratic nominee for the 2024 election after he dropped out of the race. (Photo by Mandel NGAN / AFP)

Hanno rilasciato più dichiarazioni Kamala Harris e Joe Biden oppure la coppia Di Lorenzo-Giuffredi?

Per domani, venerdì 26 luglio alle 15.30, è annunciata a Castel di Sangro la conferenza stampa di Giovanni Di Lorenzo. Ormai possiamo definirla un classico, come “Sette spose per sette fratelli” oppure “Via col vento”. Alla notizia del nuovo appuntamento con la stampa, la domanda sorge spontanea: hanno tenuto più conferenze stampa e/o rilasciato dichiarazioni la coppia Kamala Harris e Joe Biden (che negli ultimi giorni una certa attenzione da parte dell’opinione pubblica l’hanno avuta) oppure quella composta da Di Lorenzo e il suo procuratore Giuffredi? Non vorremmo scomodare osservatori internazionali ma a noi pare che la risposta esatta sia: Di Lorenzo-Giuffredi.

E quindi due paroline vanno dette. Non vorremmo sminuire la portata del caso Di Lorenzo, il suo travaglio interiore, l’inquietudine, la sensazione di isolamento, di prostrazione che deve aver subito e vissuto il calciatore che è nato nello stesso paese che ha dato i natali alla grandissima Jasmine Paolini finalista a Wimbledon e al Roland Garros. Però, ci sembra tutto un tantinello eccessivo. E soprattutto non in linea con le indicazioni che Antonio Conte ha dato sin dalla prima conferenza stampa: poche parole e lavoriamo. L’ormai celebre “Amma fatica’». Lo ha ripetuto in ogni salsa. A una delle domande sul calcio che intenderebbe adottare, il tecnico salentino ha risposto prima con una spiegazione tattica esaustiva per poi aggiungere: «Però, ripeto, noi possiamo dire quello che vogliamo, che giocheremo per dominare le partite. Poi, però, vai in campo e magari gli avversari sono più forti e ti mettono sotto». Più chiaro di così…

Da Di Lorenzo a Maradona

Il caso Di Lorenzo, diciamolo, non ha scosso le coscienze. Certamente non le nostre. Con il dovuto rispetto, non siamo tornati all’estate del 1989 quando l’allora capitano – un certo Diego Armando Maradona – non ne voleva sapere di tornare e le uniche notizie che lo riguardavano erano le sue mattinate a pesca dei dorados. Ce l’aveva con Ferlaino che non aveva mantenuto la promessa e non l’aveva lasciato andare al Marsiglia di Tapie. Tornò con la barba incolta a campionato già iniziato, sovrappeso e giocò con la maglia numero 16 contro la Fiorentina quinta partita del girone d’andata. Entrò nel secondo tempo, sullo 0-2 (splendido gol di Baggio), sbagliò un rigore ma poi condusse la squadra alla rimonta. Si vinse 3-2. Ecco, ricordiamo quasi tutto di quelle settimane. Sono trascorsi 35 anni. Ora la domanda è: nel 2059 ci ricorderemo dell’estate di Giuffredi e Di Lorenzo?

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