La domanda a trabocchetto per il “caso Sinner”: “Ho lavorato sul feeling con la terra rossa”. “Volevo farmi un selfie con Nadal, ma mi vergogno”
I giornalisti sanno come strappare un titolo, quando vogliono. E così hanno piazzato la domanda a trabocchetto a Jasmine Paolini: “Sei andata al mare dopo Wimbledon”? E la poveretta che poteva fare? Ha risposto: “No, dopo Wimbledon mi sono allenata tanto, ho ricercato il feeling con la terra rossa“. Ecco fatto: Paolini sì che è una professionista, mica come Sinner che va a prendersi la tonsillite con la fidanzata russa invece di lavorare.
Perché in mancanza di Sinner, ora la speranza d’un oro olimpico nel tennis è proprio Paolini, due finali Slam tra il Roland Garros e Wimbledon. Eppure la notizia è sempre Sinner: “Ci dispiace per Jannik, ma sicuramente si rifarà alla prossima Olimpiade”, dice insieme a Sara Errani per restare sul vago prima della ferale risposta sulle ferie al mare.
Paolini poi ha ha anche raccontato che il suo sogno olimpico, medaglie a parte, è farsi “un selfie con Rafa Nadal. Sono riuscita a fare la foto con Federer, ce l’ho anche con Djokovic ma Rafa mi manca. Noi non siamo al Villaggio per una questione logistica ma ieri l’ho incrociato qui al Roland Garros. Però mi sono vergognata e non ho avuto il coraggio di avvicinarmi… Prima della fine del torneo, però, ce la farò”.