Ha vinto il secondo torneo consecutivo, stavolta senza perdere un set. Ora è numero 40 del mondo. La scalata continua
Il Berrettini ritrovato: vince anche a Kitzbuhel, il tunnel è ormai lontano.
Non saranno le Olimpiadi e non lo sono (anche se va ricordato che le Olimpiadi per il tennis sono un po’ come il parmigiano sullo spaghetto alle vongole), ma Matteo Berrettini ha vinto il torneo di Kitzbuhel. Anche il torneo di Kitzbuhel. Perché è il suo secondo torneo consecutivo, il decimo della carriera. Un altro torneo 250 (la gerarchia è Grande Slam, Master mille, Atp 500, Atp 250). Sempre sulla terra rossa. Ha battuto in finale il francese Gaston, lo ha battuto in due set: 7-5 6-3. Non ha ceduto nemmeno un set. Ha cominciato questo torneo da numero 50 del mondo, adesso ovviamente scalerà ulteriormente posizioni. È il nuovo numero 40 della classifica Atp.
Ma soprattutto ora possiamo dire che Matteo Berrettini è uscito dal tunnel. Quel tunnel lungo anni. In cui c’è stato di tutto. Innanzitutto infortuni, tanti, poi quella dannata invidia social, l’arretratezza italiana per cui se hai accanto una donna bella e famosa, poi ne paghi le conseguenze perché “ti spompi”. È quel che sta accadendo anche a Jannik Sinner al centro di una tempesta mediatica per aver rinunciato alle Olimpiadi a causa di una tonsillite.
Ora Berrettini è atteso alla prova del cemento americano
Berrettini ormai pare davvero che si sia messo il passato alle spalle. Il percorso di recupero è stato lungo: lo ricordiamo vincitore ad aprile del torneo (sempre 250) di Marrakech. Poi ha dovuto rinunciare a Parigi. A Wimbledon è tornato in ottima forma e si è arreso soltanto a Sinner. Fu una bellissima partita. Matteo perse in quattro set e – particolare stranissimo per lui – perse tie-break su tre. Ma Sinner è un fuoriclasse.
Ha vinto dieci partite di fila. Due tornei consecutivi. Ormai del passato possiamo anche non parlare più. Berrettini è un tennista ritrovato, per il tennis italiano e non solo. È stato bravo (e coraggioso) a cambiare coach. Si è separato dall’ottimo Santopadre e ha scelto lo spagnolo Roig con cui ha avviato un percorso lungo che sta dando ottimi frutti. Berrettini ora si riposerà e poi affronterà la prova del cemento americano, un cammino che condurrà agli Us Open a Flushing Meadows. In America Berrettini dovrà dimostrare di essere competitivo anche sulla superficie veloce come quella statunitense. Se supererà anche la prossima prova, il percorso potrà dirsi definitivamente completato.