Dalle statistiche la condizione atletica dell’Italia è stata tra le peggiori dell’Europeo e il ct ha scaricato le responsabilità sui giocatori, del tipo: erano cotti, bolliti.
Franco Arturi sulle pagine della Gazzetta dello Sport risponde ad un lettore che ancora non si capacita della prestazione dell’italia agli Europei di calcio e sopratutto della prestazione atletica
Passano i giorni, ma non riesco tuttora a farmi una ragione della catastrofe Italia dell’Europeo. Vivai, personalità, confusione tattica, un ct ancora poco “selezionatore”: ne sto leggendo tante. Però una cosa basica ho ancora negli occhi: i nostri non correvano come tutti gli altri. Dico una banalità?
Aldo Veschioni
Arturi considera la questione della preparazione atletica centrale e spara su Spalletti
“Questa volta Spalletti ha affrontato, sia pure non a fondo, il tema. Ha accennato a mancanza di brillantezza, al fatto di aver tentato qualche allenamento più intenso ma di aver avuto risposte negative. Il che significa un poco elegante scarico sui giocatori, del tipo: erano cotti, bolliti.
Inaccettabile. Lui e i preparatori scelti da lui hanno presentato una Nazionale in condizioni indecenti, ultima o quasi in un mare di statistiche che hanno origine dalle capacità aerobiche. Se corrono tutti, compresi i rappresentanti di piccoli Paesi con noi confinanti, non possiamo essere gli unici incapaci anche di tentare il pressing alto, che è il primo segnale di mancanza di condizione.
I calendari pesano nelle gambe di tutti, sono ormai identici nei campionati più importanti. Siamo stati ridicolizzati da giocatori che hanno disputato la nostra Serie A, come gli svizzeri Sommer, Freuler, Rodriguez, Aebischer.
I veterani croati giramondo non ci hanno fatto vedere la palla. Sloveni e austriaci sono usciti con quegli applausi che a noi sono stati giustamente negati. Siamo il Paese che inseguirà a Parigi 50 medaglie, che produce fenomeni negli sport di fatica e universali, come atletica e nuoto, che sa imporsi dalla maratona ai 100 metri: possibile che soltanto i nostri calciatori siano dei paracarri?
Questo è il vero fallimento di Spalletti e dei suoi collaboratori“