Così ha conquistato la leadership. Niente restrizioni su orari o PlayStation e colloqui individuali. Dopo l’1-1 contro la Polonia, “ha chiesto di schiarirsi le idee con i propri cari”
Deschamps ormai da dodici anni guida la Francia. Ormai la nazionale francese ha un’impronta chiara che “rasenta il cliché: l’allenatore è soprattutto un leader di uomini, ossessionato dalla vittoria, e pazienza se è brutta“. «Sono un allenatore difensivo, faccio giocare la mia squadra solo per difendere», ha detto scherzando sulle polemiche che circondano la nazionale a Euro 2024. Questa la semifinale con la Spagna.
L’Equipe scrive come il suo modo di esercitare la leadership sia cambiata e sia improntata più alla libertà dei calciatori. A lui interessato solo il sostegno dei suoi calciatori. Conta solo questo. “Famoso per la sua capacità di costruire un gruppo e mantenerlo unito, al di là delle delusioni individuali che segnano i tornei, ci è riuscito anche questa volta nonostante la leadership sia stata messa in discussione dopo gli addii di Varane e Lloris“.
Il metodo Deschamps: libertà, recupero e considerazione dei diversi status dei calciatori
Il metodo Deschamps secondo l’Equipe:
“Deschamps non è più lo stesso allenatore di quando ha iniziato la sua carriera, non si rivolge allo stesso modo con tutti i giocatori. La sera lascia loro grande libertà ed è consapevole che non ha senso incoraggiarli ad andare a letto presto. La PlayStation può quindi riscaldarsi fino alle due del mattino o più nelle stanze. Ha adattato il programma della giornata in modo che tutti possano dormire abbastanza a lungo. La priorità è data al recupero e le colazioni condivise non sono più obbligatorie. Alcuni si alzano a mezzogiorno, i più mattinieri lavorano in palestra. Tutti apprezzano questa misura che dà più libertà ai giocatori e alleggerisce l’atmosfera. Il controllo avviene in particolare attraverso il controllo del peso, e i messaggi più o meno piacevoli vengono passati individualmente, tenendo conto degli status, spesso in modo informale“.
“Non divide mai in due il gruppo, con il suo staff guida la seduta riservata ai sostituti il giorno dopo le partite“. Dopo la delusione di Francia-Polonia, il momento più difficile del torneo visto che i Blues si erano lasciati sfuggire il primo posto nel girone, in spogliatoio Deschamps “ha chiesto di schiarirsi le idee con i propri cari. Quando le famiglie se ne sono andata l’allenatore ha cambiato tono, prima con i suoi assistenti a chi ha chiesto di non parlare più della fase a gironi con i giocatori. Di fronte alla sua squadra, ha poi pronunciato un discorso durato non più di dieci minuti, come tutti i suoi discorsi“.
«So che alcuni sono delusi, avete il diritto di biasimarmi ma non avete il diritto di non essere al 100%», ha detto in sostanza. “Di fronte a una generazione sempre online ed esposta agli insulti social, vuole atteggiarsi a tecnico impermeabile alle influenze esterne“.