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Il presidente della Federcalcio francese: «Deschamps rimane, abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo»

Il presidente Philippe Diallo all’Equipe: «Sono arrivato in federazione quando già c’era un contratto fino al 2026. Sta a me rispettarlo»

Il presidente della Federcalcio francese: «Deschamps rimane, abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo»
Parigi (Francia)14/10/2019 - qualificazione Europeo 2020 / Francia-Turchia / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Didier Deschamps

Il giorno dopo l’eliminazione della Francia agli Europei, il presidente della Federcalcio francese ha concesso un’intervista a L’Équipe. Ha confermato la permanenza di Didier Deschamps. Questa squadra “ha ancora margini di miglioramento” e Deschamps rimane l’uomo giusto, nonostante le critiche.

Diallo: «La carriera di Deschamps alla guida della nazionale è eccezionale»

Come giudichi questo Europeo per la Francia?
«I risultati sono generalmente positivi in ​​quanto è stato raggiunto l’obiettivo minimo, la semifinale. Non dovremmo mai banalizzare un risultato del genere. Raggiungere la final four è la dimostrazione di una prestazione di alto livello che dimostra che la squadra francese resta competitiva e rientra nell’élite delle grandi nazioni del calcio. Ma stamattina resta l’amaro in bocca perché tutti sognavamo la finale del 14 luglio, che sarebbe stata una fantastica ricompensa per i giocatori, lo staff e tutti i francesi che seguono questa squadra».

Il contratto del commissario tecnico fino al 2026 può essere messo in discussione?
«Ha a raggiunto l’obiettivo sportivo che gli era stato assegnato. E quando guardiamo alla sua carriera alla guida della squadra francese, è eccezionale. Didier ha guidato questa squadra nel miglior modo possibile durante questo Europeo. Non vedo alcun motivo per mettere in discussione il suo contratto. Didier continuerà con noi. Discuteremo insieme nei prossimi giorni per analizzare più a fondo cosa ci è mancato durante questa semifinale e cosa ci avrebbe permesso di andare più in alto» .

Sulle critiche al gioco e la scarsa incisività offensiva:
«Abbiamo giocato contro la Spagna, la squadra che più ha impressionato dall’inizio del torneo. La squadra francese ha mostrato doti di solidità e solidarietà, anche se tutti hanno potuto constatare che avevamo un deficit offensivo che non ci ha permesso di arrivare in finale. Questo forse è stato il nostro punto debole».

Forse 12 da commissario tecnico sono tanti. Altri due non sono troppi?
«Sono arrivato in federazione quando già c’era un contratto fino al 2026. Sta a me rispettarlo. Ancora di più quando i risultati ci sono. A dicembre 2022 eravamo in finale del Mondiale. Nel luglio 2024 siamo stati in semifinale degli Europei. Molte nazioni invidiano i nostri risultati».

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