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In Ligue 1 i diritti tv devono ancora essere assegnati, i club medio-piccoli rischiano il fallimento (L’Equipe)

Le trattative sono diventate un “tortura cinese”. Diversi presidenti sono rassegnati, come Nicollin del Montpellier: «Non sono preoccupato. Dichiarerò il fallimento»

In Ligue 1 i diritti tv devono ancora essere assegnati, i club medio-piccoli rischiano il fallimento (L’Equipe)
Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: cameraman

Le trattative per l’assegnazione dei diritti tv della Ligue 1 sono diventate “una tortura cinese“. Ad un mese dalla ripresa del campionato, i club del massimo campionato francese non sanno ancora quale emittente trasmetterà le loro partite. “E ancor meno a quali condizioni finanziarie si concluderà questa interminabile telenovela tragicomica“.

Per grande parte dei club, i ricavi dai diritti tv è la principale risorsa economico-finanziaria. Senza quello si rischia il fallimento. E molti presidente dei club di medio livello sono rassegnati. Qualche settimana fa Laurent Nicollin, presidente del Montpellier, ha dichiarato: «Non sono preoccupato. Dichiarerò il fallimento».

I presidente di Ligue 1 sono rassegnati e nervosi

Ci sono diversi club che non possono contare sull’appoggio di un azionista di maggioranza straniero e talmente potente da passare indenni la tempesta. “Molti presidenti sono nervosi e seccati, nessuno aveva detto loro l’ora della riunione di Lega ieri che dovrebbe decidere tra le magre possibilità a loro disposizione“.

Molti guardano con cautela al progetto di un canale Ligue 1 al 100% distribuito in modo non esclusivo da tutti gli operatori, la cui funzione è soprattutto quella di evitare lo schermo nero del 16 agosto. Questa filiale conta su sette distributori, ma senza minimi garantiti. E beneficia di un accordo con la piattaforma Warner Bros Discovery, che offre film, serie e programmi sportivi. Ma l’inizio potrebbero essere zero le entrate per i club, con buchi nelle casse quasi impossibili da colmare“.

C’è anche l’offerta di Dazn da 400 milioni di euro all’anno per l’intera Ligue 1. La Lega l’ha respinta perché giudicata insufficiente. Dazn inoltre non ha alcuna garanzia bancaria. L’altra offerta porta a beIn Sport. “Forse è più una speranza. Il canale franco-qatarino, in ritiro da diverse settimane, è infatti attivo nelle ultime ore per cercare di trovare una soluzione“.

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