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Juventus, il processo per il caso plusvalenze è più vicino (Corsera)

Chiesto il rinvio a giudizio per Agnelli, Nedved, Paratici, Arrivabene. Le ipotesi di reato: aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni

Juventus, il processo per il caso plusvalenze è più vicino (Corsera)
Juventus FC sports director Fabio Paratici (L) and Juventus FC chairman, Andrea Agnelli (R) attend the Italian Serie A football match Parma vs Juventus on August 24, 2019 at the Ennio-Tardini stadium in Parma. (Photo by Marco Bertorello / AFP)

Juventus, il processo per le plusvalenze è più vicino. Lo scrive il Corriere della Sera

Il rischio di un processo per il caso delle plusvalenze è ora più vicino: i magistrati romani chiedono il rinvio a giudizio dei big della Juve — Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene — più altri (nove persone in totale) che avrebbero manipolato i bilanci, evaso in parte le imposte e promosso false comunicazioni societarie. Le ipotesi di reato vanno dall’aggiotaggio all’ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

Le contestazioni riguardano gli anni 2019 e 2020, durante i quali la società avrebbe gonfiato ad arte le cifre relative alle cessioni di giocatori per ottenere una serie di vantaggi.

Juventus, somme frutto di cessioni gonfiate

Un prospetto riepilogativo, allegato alle carte dell’inchiesta, sintetizza plusvalenze e relativi scambi di giocatori. Indicando, tanto per fare un esempio, oltre trentatrè milioni iscritti a bilancio «quale componente positiva di reddito fittizia perché corrispondente a plusvalenza fittizia in quanto collegata a contratti di cessione dei giocatori Alberto Cerri, Rolando Mandragora e Riccardo Orsolini accompagnati da scritture private non depositate relative ad accordi di riacquisto della società cedente». Quella somma, in altre parole, sarebbe stata l’ingannevole frutto di cessioni gonfiate.

Stando alla contestazione dei magistrati, mossa esaminando la documentazione acquisita, i vertici della Juve «diffondevano notizie false circa la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie quotate al mercato telematico azionario della borsa italiana».

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