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De Sciglio attacca la Juventus: «Sto bene, non ho nessun problema fisico. La Juve non mi ha convocato»

Il calciatore su Instagram: «Non convocato per scelta della società. Chiedo ai giornalisti di informarsi prima di passare notizie errate»

De Sciglio attacca la Juventus: «Sto bene, non ho nessun problema fisico. La Juve non mi ha convocato»
Roma 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Juventus / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Mattia De Sciglio

La Juventus in ritiro in Germania. Nel pomeriggio il club ha diramato la lista dei convocati. Tra loro diversi assenti, anche calciatore che hanno fatto la storia recente del club. Thiago Motta e Giuntoli hanno infatti scelti di lasciare a casa Huijsen, Kostic, De Sciglio, Milik, Arthur, Rugani, McKennie, Szczesny. Non ci sono nemmeno i nazionali brasiliani per via delle vacanze dopo la Copa America e Chiesa in permesso per il suo matrimonio.

Tra quelli messi sul mercato a sbottare è stato De Sciglio. Il difensore, fedelissimo con Allegri, non avrà spazio alla Juve.

De Sciglio: «Sto bene e non ho nessun problema fisico»

Sul suo account Instagram, De Sciglio ha scritto:

«Nelle ultime ore ho sentito inesattezze sul mio conto. Voglio precisare che sto bene e non ho nessun problema fisico, a differenza di quanto detto da Sky Sport e da alcune testate giornalistiche, ma la mia non convocazione è stata puramente una scelta della società. Chiedo cortesemente ai giornalisti di informarsi in modo corretto prima di far passare notizie errate».

Juventus, Giuntoli non sa come piazzare gli scarti di Thiago Motta (Zazzaroni)

Juventus, la rifondazione di Giuntoli sta incontrando ostacoli superiori al previsto. Lo scrive il Corriere dello Sport col direttore Ivan Zazzaroni. Scrive Zazzaroni:

La rifondazione tecnica (e non solo quella) della Juve sta incontrando ostacoli superiori al previsto: per cambiare tanto e bene servono gli uomini giusti e buone idee, certo, e soldi, ma se temporaneamente non si dispone di grosse risorse e si devono fare i conti al milione, le difficoltà aumentano in modo esponenziale.

Il punto non è l’ipotetica rinuncia della Juve a Koop, o il rispetto che comunque si deve all’Atalanta, bensì la presenza in organico di Chiesa, Rugani, Szczesny e degli altri giocatori che pare non figurino nei piani di Thiago Motta.

Perché dico questo? Perché i calciatori che ho elencato non hanno fretta di andar via, avendo il coltello dalla parte del manico e, per inciso, risultando meno appetibili oggi rispetto alla fine di agosto. Colpa, o merito, dei contratti firmati in tempi lontani (Chiesa, Szczesny, McKennie) o più recenti (Rugani).

Un esempio: Chiesa, scadenza giugno 2025, guadagna 500mila euro al mese, costo doppio per la società. In questo periodo di magra e con i grandi compratori (Premier e arabi) improvvisamente seduti, non è semplice per lui – valutato 20 milioni – trovare altri disposti a garantire uno stipendio di pari livello. (…) Lo stesso dicasi per Rugani: 1,750 milioni netti, 3 e mezzo lordi, che tra un mese e mezzo avrà ricevuto 350mila euro dalla Juve e costerà – ipotizzando lo stesso salario – 1 milione e 400 per dieci mesi.

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