Agli Europei, con de La Fuente, tirano il doppio rispetto ai Mondiali con Lui Enrique. Fabian Ruiz in Nazionale tira il triplo delle volte rispetto al Psg
Una volta la Spagna voleva vincere le partite per “erosione”, con una “usura meticolosa con l’oscillazione della palla”. Adesso invece vince con “una sorta di demolizione per accumulo di impatti”. El Paìs racconta la grande rivoluzione della nazionale: hanno scoperto che per segnare bisogna tirare in porta. Son cose. Per fortuna ci sono i dati, a supporto. Altrimenti chi l’avrebbe mai detto.
La Spagna, scrive El Paìs, “tira 20,5 volte a partita, più che mai in un Europeo, quasi il doppio degli 11,8 tiri di media dei Mondiali in Qatar. Non c’è squadra nel torneo che ci provi così spesso”.
La Spagna da Luis Enrique a de La Fuente
La partita con la Georgia “ha lasciato un record che può essere preso come la consacrazione del nuovo percorso: ha tirato 35 volte (13 in porta), il record in un torneo importante dal 1980, secondo Opta”. Una cosa intenzionale: “Più tiri, più è probabile che segni“, ha detto l’allenatore. Un visionario…
Contro la Georgia, sotto di un gol, Rodri ha segnato dal limite dell’area. “Ha aperto la strada dove avevano calcolato di potercela fare”. Insomma: tanti tiri, sì. Ma pure intelligenti. “Fin dall’inizio del torneo, De la Fuente ha insistito con i suoi giocatori perché tirassero di più, cosa che Rodri, la sua voce in campo, ha interiorizzato”. E ora ci provano un po’ tutti.
Guardiamo il caso di Fabián Ruiz. “Sotto la guida di De la Fuente è il centrocampista che ci prova di più agli Europei: i 3,6 tiri a partita che StatsBomb gli intesta sono quasi il triplo degli 1,3 di questa stagione al Paris Saint-Germain sotto la guida di Luis Enrique“.