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Le foto in vacanza dei Nazionali, anche i bambini avrebbero capito che non era opportuno (Corsport)

Non è una pretesa da moralisti bacchettoni e trinariciuti ma una questione di opportunità. I nostri fenomeni dell’infantilismo edonista non l’hanno capito

Le foto in vacanza dei Nazionali, anche i bambini avrebbero capito che non era opportuno (Corsport)

Anche il Corriere dello Sport, con Cristiano Gatti, dedica una pagina alle foto in vacanza dei calciatori della Nazionale dopo il disastro agli Europei. Qui ne ha scritto anche Libero.

Scrive il Corsport:

Ridicolizzati sulla grande ribalta internazionale, pareva normale e adeguato che gli azzurri si defilassero per un paio di settimane, giusto il tempo di metabolizzare un po’ tutti la storica bancata. Non una questione di stato, non una pretesa da moralisti bacchettoni e trinariciuti: niente di così affettato, soltanto l’idea spontanea che in certi momenti sia meglio per tutti eclissarsi e sparire dalla circolazione. Non c’è come una sincera tristezza e una giusta vergogna per superare prima e voltare subito pagina.

Le foto in vacanza dei Nazionali definiti fenomeno dell’infantilismo edonista

Nessuno dubitava, nel dayafter, che almeno stavolta i nostri fenomeni dell’infantilismo edonista ci sarebbero arrivati da soli, sentendolo prima di tutto come un bisogno loro: via, lontani, in vacanza, non necessariamente flagellandosi la schiena come pellegrini alla Mecca, ma adeguatamente dissolti nel nulla, come cellule in sonno, smartphone spenti e social chiusi per ferie. Una questione di dignità, di rispetto, di responsabilità? Senza volerla fare così lunga, stiamo sul minimo sindacale: una elementare questione di opportunità. Che normalmente capirebbero anche i bambini delle elementari.

Qualcuno potrebbe anche chiedersi come sia possibile che se non ci arrivano da soli, spontaneamente, a cogliere il disagio e l’imbarazzo della loro estate trullalera, come sia possibile che nei rispettivi staff chi è che al giorno d’oggi non ha lo staff – non ci sia un mental coach, un motivatore, un magazziniere qualunque capace di far notare il contrasto.

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