L’argento nel fioretto dopo le polemiche: «Conosco gli arbitri, non colpevolizzarli, non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi».
Filippo Macchi, che ieri ha conquistato l’argento nel fioretto, ha risposto sui social a tutte le polemiche relative all’arbitraggio della finale. In particolare, ha tenuto a specificare di essere orgoglioso di dove è arrivato.
Macchi: «Ne ho sentite di ogni sull’arbitraggio, ma la verità è che mi sento fortunato»
In un post su Instagram Macchi ha scritto:
«Da dove inizio? Eh beh da dove inizio manco lo so io! Avevo già preparato il post, il testo recitava: “il sogno di ogni bambino, l’obiettivo di ogni atleta”. E invece? E invece no perché torno a casa con una bellissima medaglia d’argento ma che mi lascia ad una stoccata dal famoso “obiettivo di ogni atleta”. Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre! Conosco entrambi gli arbitri, non mi viene da puntare il dito contro di loro e colpevolizzarli del mio mancato successo anche perché non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi.
Quello che è successo appartiene al passato, ormai è andata, quello che succederà in futuro dipenderà da me! Io sono una persona che ambisce sempre al massimo, che non si accontenta mai e proprio perché non mi accontento mai non sono stato in grado di gioire immediatamente della medaglia ottenuta. Tempo fa, una persona a me cara, nonché una grandissima campionessa mi disse:” una medaglia si festeggia sempre!” Ed effettivamente questa medaglia si merita gioia e felicità e quindi smaltiamo la delusione, che è tanta, e godiamoci ciò che è stato. Ci sarà tempo per tornarci sopra per capire gli errori che ho fatto e cercare di migliorare ancora di più. D’altronde la vita è fatta di ostacoli, a volte si superano, altre volte ci si inciampa e si cade ma la differenza la fa chi ha la forza di rialzarsi. Ora ci aspetta una gara a squadre importantissima e io con i miei compagni, nonché amici, abbiamo tantissima voglia di dare il massimo e superarci. Sosteneteci, abbiamo bisogno di voi Forza Italia, sempre e comunque!»
Visualizza questo post su Instagram
L’ira di Malagò (Gazzetta)
«Ci sono sport dove si va con centimetro e cronometro dove andiamo meglio, altri dove è indispensabile avere dei giudici e mi sembra che uno li debba rispettare e comprendere. Senza entrare nel dettaglio della stoccata c’è un problema di fondo, è inaccettabile per la credibilità di questo sport che i due giudici venivano uno da Taipei e uno dalla Corea. Dice che sono stati estratti a sorte, ma se il primo è asiatico il secondo devi prenderlo dall’Europa. Non voglio dire che è cattiva fede, ma le polemiche hanno un loro fondamento. Siamo stanchi di questa situazione».