ilNapolista

Mourinho: «Una delle cose “negative” della Turchia? Si mangia troppo bene»

As: «Ho lavorato in tanti luoghi diversi e cerco di imparare cose diverse sulla loro cultura. Sono felice di avere Soyuncu in squadra, lo volevo già alla Roma».

Mourinho: «Una delle cose “negative” della Turchia? Si mangia troppo bene»
Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho talks to a reporter as his team inspects the pitch of the National Arena in Tirana on May 24, 2022 on the eve of the UEFA Europa Conference League final football match between AS Roma and Feyenoord. (Photo by OZAN KOSE / AFP)

Il tecnico portoghese Jose Mourinho è da poco diventato il nuovo allenatore del Fenerbahçe e si sta godendo i primi giorni nel club turco dove sta pian piano conoscendo la squadra.

Mourinho: «Una delle cose negative della Turchia? Si mangia troppo bene»

Le dichiarazioni dello Special One riportate da As.

Per Mourinho, uno dei calciatori chiavi del club è il difensore Soyuncu:

«Sono molto felice. Ringrazio il nostro presidente perché Soyuncu era uno di quei giocatori che volevo rimanesse; ha qualità che mi piacciono molto come difensore centrale. Prima di venire al Fenerbahçe, ero interessato a lui quando ero alla Roma, volevo che vestisse la maglia giallorossa, ma non è stato possibile».

La squadra trascorrerà il ritiro in Austria:

«Il ritiro in Austria sarà molto importante, perché ora abbiamo molti giocatori all’Europeo che non posso valutare da vicino».

Sulla cucina turca ha dichiarato:

«Non lo so se la cultura del taglio della torta [viene tagliata a cubotti o triangoli] è una cosa turca o del club, ma è una delle cose più belle che mi piacciono di qui. Nella mia carriera, ho lavorato in tanti luoghi diversi e cerco di imparare cose diverse sulla cultura di quel luogo. Una delle cose “negative” è che qui si mangia molto bene. Normalmente sono una persona che si prende cura di se stesso, ma ora devo fare uno sforzo doppio».

La scelta del tecnico di allenare il Fenerbahçe

All’emittente portoghese Rtp:

«La scelta del Fenerbahce? Mi mancava giocare per vincere. La Roma giocava per vincere perché dicevano che quando c’ero io si giocava per vincere, ma non era vero. Tanto che dopo la mia partenza non è cambiato nulla. Nelle competizioni europee era fuori dagli schemi, a livello nazionale non è cambiato nulla. Lottare per il campionato, che è una cosa che mi motiva, che non avevo alla Roma, non avevo al Tottenham. Mi manca il fatto di non poter perdere punti».

ilnapolista © riproduzione riservata