Tra i giri di campo e le partitelle, mentre qualcuno “comincia inevitabilmente ad accusare la fatica, lui marcia imperturbabile”
Cheddira corre come un keniota, il Corriere dello Sport esalta le doti fisiche dell’attaccante del Napoli e racconta la sua forza e determinazione al ritiro di Dimaro.
Cheddira a Dimaro sembra un maratoneta
Il Corriere dello Sport scrive:
Un uomo solo al comando sulle Dolomiti: Walid Cheddira, candidato sergente maggiore del generale Conte, una specie di mezzofondista, irriducibile. Un misto tra un maratoneta, uno scalatore in sella e un truck delle strade della California: al 45′ minuto delle estenuanti ripetute partite sotto il sole intorno alle 10.30, 300 e 600 metri, un giro di campo e poi due a intervalli brevissimi di tempo, mentre qualcuno comincia inevitabilmente ad accusare la fatica, lui marcia imperturbabile. Walid, il marocchino d’Italia che corre come un keniota, testa alta e petto in fuori, il passo sostenuto: una resistenza fuori del comune. Cheddira, il centravanti reduce dal prestito al Frosinone candidato a cambiare aria, stupisce per la tenuta al terzo giorno e mezzo di ritiro, ma a dire il vero è tutta la squadra a tenere alta la bandiera azzurra. Come piace al signor (generale) Antonio.
(…)
Cheddira, dicevamo, non s’è fermato un attimo e non ha perso un metro nel corso delle ripetute della mattina. Anzi: li ha presi a tanti compagni. Sugli scudi anche Mazzocchi, Mario Rui, Anguissa, Simeone e Ngonge.
Il report dell’allenamento odierno
Il Napoli ha svolto il primo dei due allenamenti giornalieri a Dimaro.
La seduta è iniziata alle 9:45 circa. All’inizio sono scesi in campo solo i portieri, il resto della squadra si è aggregato alle 10.15
La squadra all’inizio è stata divisa in due: in campo Juan Jesus, Spinazzola, Simeone, Ngonge, Lindstrom, Rrahmani, Zerbin, Popovic, Russo e Mezzoni. Il resto della squadra lavora in palestra.