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Olimpiadi, a Parigi una performance d’arte contemporanea: a volte sembrava la Biennale, altre un Gay Pride (CorSera)

“Una versione addolcita della storia francese. A mezzanotte, un poliziotto di guardia si congeda dai commilitoni: «E anche questa ce la siamo tolta dai piedi»”

Olimpiadi, a Parigi una performance d’arte contemporanea: a volte sembrava la Biennale, altre un Gay Pride (CorSera)
This photograph taken on July 26, 2024 shows the Eiffel Tower with illumated wings in foreground after the opening ceremony of the Paris 2024 Olympic Games in Paris. (Photo by Luis ROBAYO / POOL / AFP)

Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera commenta la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Una cerimonia con luci e ombre, attraversata dalla tensione e dalle paure per possibili attacchi terroristici. Uno spettacolo che ha messo in mostra la storia della Francia in una versione light.

Parigi ha messo in scena davanti al mondo una versione di sé addolcita

Scrive Cazzullo:

Più Edith Piaf che Napoleone. Più Venere che Marte. Canzoni d’amore, film che finiscono bene. Colore dominante, il rosa. A libertà, uguaglianza e fratellanza si aggiunge la sorellanza. Non si vede la statua di Giovanna d’arco, bensì quella di Louise Michel eroina della Comune, con una Marianna nera a cantare la Marsigliese; anche se a un tratto pareva di stare nella canzone di Annalisa, quando si è visto lui baciare lui mentre lei era incerta se baciare lui o lei…

Parigi ha messo in scena davanti al mondo una versione addolcita, irenica, idealizzata della sua storia. Una performance d’arte contemporanea: a volte sembrava di essere alla Biennale, altre a un Gay Pride, altre ancora a una sfilata di moda. Di sicuro domani Marine Le Pen protesterà.

A mezzanotte, il poliziotto di guardia davanti al Grand Palais certo non sa di parafrasare i fratelli Vanzina quando si congeda dai commilitoni: «E anche questa cerimonia olimpica ce la siamo tolta dai piedi».

Alle Olimpiadi cibo razionato e di bassa qualità. Gli atleti inglesi si cucinano per non andare a mensa (Times)

Olimpiadi, la delegazione della Gran Bretagna protesta per il cibo crudo e le carenze di cibo ad alto contenuto proteico. Il team è stato costretto a far arrivare il proprio chef a Parigi. (Già c’era stata la protesta per i porridge).

Ne parla il Times:

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