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Olimpiadi, la Cina insabbiò un altro caso di doping: diedero la colpa “all’hamburger contaminato” (Telegraph)

I fatti riguardano dei test fatti nel 2022 e nel 2023. La Chinada ha concluso le indagini dando la colpa alla contaminazione della carne

Olimpiadi, la Cina insabbiò un altro caso di doping: diedero la colpa “all’hamburger contaminato” (Telegraph)
An attendee handles doping control bottles during a training for doping controllers who came to train for the Paris Olympic and Paralympic Games in Saint-Denis, north of Paris, on April 22, 2023. These 33 trainees responded this winter to a classified ad from the International Control Agency (ICA), which manages the Olympic anti-doping program on behalf of the International Olympic Committee (IOC). (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Olimpiadi, sono emersi nuovi casi di doping rimasti segreti. A raccontarlo è il Telegraph:

“È emerso un nuovo caso di nuotatori cinesi segretamente scagionati dal doping, questa volta dopo che le autorità hanno dato la colpa a un hamburger contaminato.

Una nuotatrice della squadra del suo Paese a Parigi era tra i quattro atleti risultati positivi ai test nel 2022 e nel 2023, ma in seguito è stata scagionata.

Un’inchiesta del New York Times sostiene che la Chinada, l’organismo antidoping cinese, ha concluso in segreto che due nuotatori hanno ingerito il farmaco mentre mangiavano hamburger in un ristorante di Pechino.

In risposta martedì, l’Agenzia mondiale antidoping ha dichiarato che le accuse di “contaminazione della carne” si riferiscono “a una serie più ampia di casi” che coinvolgono quattro atleti di nuoto, tiro a segno e Bmx”.

Le accuse riguardano sostante ingerite nel 2022 e nel 2023.

Secondo la Wada, i quattro sono risultati positivi a tracce di una sostanza proibita, il metandienone, alla fine del 2022 e all’inizio del 2023, in luoghi e momenti diversi. «Nel caso dei due nuotatori, sono stati sospesi per più di un anno», ha dichiarato la Wada.

«A seguito delle sue indagini, la Chinada ha concluso che i quattro casi erano molto probabilmente legati alla contaminazione della carne e, alla fine del 2023, ha chiuso i casi senza affermare una violazione, con gli atleti che sono rimasti provvisoriamente sospesi per tutto questo tempo», si legge in un comunicato.

Olimpiadi, il caso è emerso dopo la condanna alle precedenti indagini antidoping

Il caso è emerso giorni dopo che i principali nuotatori delle Olimpiadi avevano già condannato altre indagini antidoping cinesi “fallite”.

Caeleb Dressel, l’otto volte medaglia d’oro olimpica statunitense, ha risposto senza mezzi termini «no, non proprio» quando gli è stato chiesto se avesse fiducia in un precedente caso di contaminazione di 23 atleti da parte di una cucina.

Anche il campione olimpico australiano dei 200 metri rana, Zac Stubblety-Cook, ha dichiarato che potrebbe protestare sul podio contro i cinesi. «Il sistema, ha detto- alla fine sembra aver fallito». La guerra tra l’organismo antidoping mondiale e l’equivalente statunitense aveva già raggiunto il punto di ebollizione giovedì scorso. La Wada aveva dichiarato di essere “senza parole” per le affermazioni di essere stata un cagnolino del Comitato Olimpico Internazionale, che ha minacciato di non permettere agli Stati Uniti di ospitare i futuri Giochi se l’Fbi non avesse posto fine alle indagini sulle denunce di insabbiamento della Cina.

Travis Tygart, amministratore delegato dell’ente antidoping americano Usada, ha dichiarato che la notizia del nuovo caso è «sconvolgente».

 

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