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Olimpiadi, l’Italia conquista l’argento nel canottaggio. Prima Olanda, terza Polonia

Nel quattro di coppia, Gentili, Panizza, Rambaldi e Chiumento conquistano la seconda medaglia più pregiata con il tempo di 5:44.40. L’’argento mancava all’Italia dal 2008

Olimpiadi, l’Italia conquista l’argento nel canottaggio. Prima Olanda, terza Polonia
Foto podio canottaggio 4 di coppia dal profilo X ItaliaTeam

Italia d’argento nel quattro di coppia. Gentili, Panizza, Rambaldi e Chiumento conquistano la seconda medaglia più pregiata dietro all’Olanda e davanti alla Polonia. Oranje primi con 5:42.00, Italia seconda con 5:44.40, Polonia terza con 5:44.59.

Luca Chiumento da Padova, il ferrarse Luca Rambaldi (entrato due settimane al posto di Luca Carucci), Andrea Panizza da Mandello Lario, Como, e Giacomo Gentili da Cremona, ovvero il nostro quattro di coppia del canottaggio che ha vinto una medaglia d’argento che mancava all’Italia dal 2008 con una straordinaria prova di forza. Gli Olandesi che avevano trionfato anche a Tokyo.

Nel nuoto Thomas Ceccon accede alla semifinale dei 200 dorso uomini. L’azzurro, oro nei 100 dorso, ha registrato 1’57″69, 14° tempo complessivo delle batterie (è dentro per 4 centesimi). Il tempo di 1’59″05 e l’ultima posizione in batteria non consentono, invece, a Matteo Restivo si proseguire l’avventura olimpica.

Olimpiadi, a Parigi nessun record del mondo nel nuoto a causa delle piscine poco profonde

Il motto olimpico è Citius, Altius, Fortius. Ovvero Più alto, più veloce, più forte. Ciò non vale per la maggior parte dei nuotatori a Parigi. Infatti sembra che “qualcosa impedisce ai migliori nuotatori del mondo di nuotare più velocemente di quanto non facciano di solito in queste Olimpiadi”.

A scriverlo questa mattina quasi tutti i quotidiani europei. Ma anche The Athletic ne parla e sottolinea come a cinque giorni dall’inizio delle gare in piscina “non è stato stabilito un solo record mondiale nella piscina costruita in una struttura temporanea costruita all’interno di quella che di solito è una sala da rugby e concerti”.

Il problema è la profondità della piscina. “Sono solitamente profonde 3 metri. Le piscine qui sono profonda solo 2,2 metri, ben lontana dal “Water Cube” delle Olimpiadi di Pechino del 2008, che era profondo 10 piedi (poco più di 3 metri, ndr) e sede di 25 record mondiali individuali e di squadra e 65 record olimpici”.

L’effetto più diretto di questa situazione però non è la mancanza di record, quando le prestazioni degli atleti. «La relativa mancanza di profondità della piscina di questi Giochi crea più turbolenza nell’acqua, il che rallenta i nuotatori. World Aquatics, l’organismo di governo del nuoto, raccomanda che le piscine siano profonde tre metri, con un minimo di 2,5 metri. La Francia si è aggiudicata i Giochi nel 2017 e le è stato permesso di costruire la piscina alla sua profondità. Amandine Aftalion, scienziata senior presso il Centro nazionale francese di ricerca ha chiarito: «Quando nuoti, crei un’onda e l’onda va dietro e va sotto. E se la piscina è troppo bassa, l’onda si riflette dal fondo e rende l’acqua turbolenta e, di conseguenza, rallenta i nuotatori. Ma è consigliato avere tre metri, perché è molto meglio per i record e perché limita le onde che si riflettono sul fondo e creano resistenza».

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