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Olimpiadi, un drone canadese spia l’allenamento della Nuova Zelanda femminile (The Athletic)

Il Comitato Olimpico Canadese si è scusato, ma è poi emerso che era già accaduto il 19 luglio. Due membri dello staff canadese sono stati spediti a casa.

Olimpiadi, un drone canadese spia l’allenamento della Nuova Zelanda femminile (The Athletic)
This photograph taken on June 7, 2023, shows the Olympic Games logo inside the Aquatic Olympic Center (CAO) in Saint-Denis, northern suburbs of Paris. (Photo by BERTRAND GUAY / AFP)

Le Olimpiadi si macchiano di una scena da spy story. Ciò che è successo riguarda il calcio femminile: uno drone inviato dalla squadra canadese è stato beccato a spiare l’allenamento della Nuova Zelanda.

The Athletic ricostruisce i fatti.

“Nemmeno i Giochi Olimpici sono sacrosanti?

Sì, avete ragione. Probabilmente no, vista la loro lunga storia di corruzione, boicottaggi statali e doping diffuso.

Ma la notizia emersa martedì, tre giorni prima della cerimonia di apertura e poche ore prima della prima azione del torneo di calcio dei Giochi del 2024, ha fatto sì che i cari valori olimpici del fair play andassero in frantumi ancor prima che gli organizzatori ne dessero notizia nel cielo di Parigi e sulla Senna.

Il fatto che sia stato il Canada a compiere un’infrazione così eclatante delle regole – secondo tutti gli stereotipi un Paese noto per la sua gente educata, rispettosa, rilassata e terribilmente gentile – non fa che accrescere il dramma ironico.

Gli anelli del logo olimpico sono cinque: se ne prendiamo solo due intrecciati, assomigliano a un binocolo”.

The Athletic racconta quello che è successo:

“Martedì, durante una sessione di allenamento in vista della partita inaugurale della fase a gironi che si terrà giovedì (ndr oggi) a Saint-Etienne, i membri dello staff della squadra di calcio femminile neozelandese hanno notato un drone che volteggiava sopra di loro.

Hanno chiamato la polizia sul posto, che ha arrestato chi maneggiava il dispositivo, rivelatosi poi essere un membro dello staff della squadra canadese, campione olimpica femminile in carica, e dei suoi avversari nell’esordio di oggi.

Olimpiadi, le scuse del Comitato Olimpico Canadese

In una prima dichiarazione, il Comitato Olimpico Canadese (Coc) si è scusato, ma non è finita qui.

Il giorno seguente è emerso chiaramente che gli “incidenti” con i droni erano stati due, e l’altro era avvenuto cinque giorni prima, il 19 luglio. Ora che rischiava sanzioni severe, il Coc doveva agire.

Joseph Lombardi, un “analista non accreditato”, e Jasmine Mander, un membro dello staff tecnico che supervisiona Lombardi, sono stati allontanati dalla squadra e rispediti a casa, mentre l’allenatrice inglese Beverly Priestman si è volontariamente ritirata dalla partita contro la Nuova Zelanda.

«A nome di tutta la nostra squadra, voglio innanzitutto scusarmi con i giocatori e lo staff del New Zealand Football e con i giocatori del Team Canada», ha dichiarato Priestman.« Questo non rappresenta i valori della nostra squadra.

«Sono la responsabile  della condotta del nostro programma –ha aggiunto Priestman –Di conseguenza, per sottolineare l’impegno della nostra squadra verso l’integrità, ho deciso di ritirarmi volontariamente dall’allenare la partita di giovedì. Nello spirito di responsabilità, lo faccio nell’interesse di entrambe le squadre e per garantire a tutti che la sportività di questo gioco sia rispettata».

 

 

 

 

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