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Paltrinieri: «La Senna? Non ci sono le condizioni per nuotare, ma si nuoterà lì perché ci hanno investito troppo»

Alla Gazzetta: «Mi sembra una presa in giro. Ora sto pensando soltanto agli 800 che spero di nuotare al meglio»

Paltrinieri: «La Senna? Non ci sono le condizioni per nuotare, ma si nuoterà lì perché ci hanno investito troppo»
Tokyo (Giappone) 29/07/2021 - Nuoto / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gregorio Paltrinieri

Il nuotatore Paltrinieri farà il suo esordio alle Olimpiadi nella giornata di oggi. Alla Gazzetta dello Sport ha parlato dei suoi obiettivi per questi Giochi e del problema della Senna inquinata. 

Gli 800 sono stati il suo tormento ed estasi…

«Ora sto pensando soltanto agli 800, che spero di nuotare al meglio. Vedremo come andrà, poi penserò ai 1500, e quindi al fondo. Il mio modus operandi di queste due settimane è tutto qui. Non ho una gara preferita, non sarebbe vero dirlo: se ho deciso di farle tutte e tre è perché ci credo, vorrei giocarmi tutte le mie carte per ottenere il massimo risultato, è questo che chiedo a me stesso. Non ne sottovaluto neanche una».

A quasi 30 anni, è vero che ha dovuto ripensarsi ragazzino, come quando si presentò a Londra e partecipò alla finale dei 1500 in cui il cinese Sun Yang realizzò il record mondiale ancora imbattuto?

«Tutto è servito…Quando sono arrivato io nel 2012 prendevamo zero medaglie. Poi siamo passati alle 3 di Rio. Ricordo quando ai Mondiali di Barcellona 2013 solo io e Fede Pellegrini prendemmo una medaglia, un argento e un bronzo. Valutiamo tutto. Non direi adesso che sia un periodo nero per il nuoto italiano. Noi abbiamo la prova di essere solidi adesso, e non era scontato. Dal 2015 siamo sempre cresciuti e siamo sempre forti».

Paltrinieri: «Non ho paura di mettermi in gioco»

È il capitano di una grande team non si tira mai indietro. Motivo in più per gasarsi senza sapere ancora se questi saranno i suoi ultimi Giochi?

«La prima medaglia l’ho vinta nel 2012 agli Europei, l’età avanza e questa è la vera sfida: cercare di rimanere competitivo tutte le volte. Ho cercato di fare la cosa giusta giornalmente per arrivare qui senza sciupare tempo e affidarsi al caso. Non ho paura di mettermi in gioco, lo continuerò a fare perché mi diverte».

Il caso Senna quanto la preoccupa: ieri hanno rinviato gli allenamenti del triathlon.

«Sì, siamo preoccupati, è una location mai provata. Non puoi organizzare una gara così senza averla mai provata. Probabilmente l’acqua è fredda e con corrente da fiume. Molto probabilmente è sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare, ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Mi sembra un po’ una presa in giro».

Ha sopportato il peso del favorito e ha vinto.

«Mi sono rimesso in discussione scegliendomi un nuovo destino, un po’ come Ulisse».

In altre parole, ha cercato e trovato un’altra dimensione nel fondo, che è un nuoto più libero.

«Sono maturato tanto, prima dell’oro olimpico non persi una gara, sensazione strana. Questa transizione in mare è riuscita: ho vinto prima gli Europei sia in piscina che in mare, i Mondiali sia in piscina che in mare, all’Olimpiade ho l’oro olimpico in piscina, ma non l’oro in mare. E non c’è mai stato italiano a medaglia in 3 Olimpiadi».

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