ilNapolista

Pogacar, l’agente: «Potrebbe rinunciare alle Olimpiadi, è un percorso poco adatto alle sue caratteristiche»

A Sky Sport 24: «L’obiettivo è il Mondiale a Zurigo. Gli mancano ora Mondiale, Vuelta e la Parigi-Roubaix: vuole vincere tutto».

Pogacar, l’agente: «Potrebbe rinunciare alle Olimpiadi, è un percorso poco adatto alle sue caratteristiche»
UAE Team Emirates' Slovenian rider Tadej Pogacar wearing the best young rider's white jersey reacts after the 17th stage of the 110th edition of the Tour de France cycling race, 166 km between Saint-Gervais Mont-Blanc and Courchevel, in the French Alps, on July 19, 2023. Thibault CAMUS / POOL / AFP

L’agente del vincitore del Tour de France Tadej Pogacar, Alex Carera, ha parlato a Sky Sport 24 in merito agli impegni futuri del ciclista.

L’agente di Pogacar: «Olimpiadi? Potrebbe rinunciarci, è un percorso poco adatto a lui»

Le sue dichiarazioni:

«Tadej alle Olimpiadi? Stiamo decidendo, è un percorso poco adatto alle sue caratteristiche. Potrebbe riposare, l’obiettivo è il Mondiale a Zurigo».

Sul Tour de France:

«Rievocare la doppietta di Pantani è stato qualcosa di leggendario. Ha un grande sogno, quello di vincere tutte le più importanti corse al mondo, e gli mancano Mondiale, Vuelta e la Parigi-Roubaix. E’ un ragazzo della porta accanto. Ha personalità, carisma, testa e gambe».

I sospetti sul doping

Quando a Tadej Pogacar viene chiesto di spiegare il segreto delle sue prestazioni assurde in salita dice che è merito dell’alimentazione. Un classico degli ultimi anni, cui il campione leader del Tour dà un nuovo colore. Dice che quando ha cominciato, sei anni fa, la colazione era un ammasso quasi informe di carboidrati: pasta bianca, riso bianco. Adesso invece viene servita più una colazione più normale, tipo farina d’avena, frittelle o pane, anche le omelette. La Süddeutsche a questo punto lo sfotte: “Ebbene sì: basta pasta quando ti alzi, fai una colazione normale e salirai più velocemente in montagna. Se a qualcun altro viene l’idea di mangiare al mattino un café au lait, due croissant al cioccolato e una baguette con marmellata di fragole fatta in casa, probabilmente sarà inarrestabile”. Ma il tema invece è terribilmente serio. E rispunta fuori ad ogni super-prestazione dei nuovi dei del ciclismo, che sia Pogacar, il rivale Vingegaard, o il terzo incomodo Evenepoel… il doping. 

Il fatto è che Pogacar ha vissuto un fine settimana sui Pirenei “con prestazioni mai viste prima nella storia del ciclismo”, scrive il giornale tedesco. Domenica ha infranto il record di scalata sul Plateau de Beille che apparteneva a Marco Pantani, di tre minuti e mezzo. E’ andato molto più veloce non solo di Pantani ma anche dei super-dopati dell’epoca Armstrong e Ullrich. La domanda resta sempre la stessa: possono davvero riuscirci da “puliti”?

ilnapolista © riproduzione riservata