Southgate deve rimanere. L’Inghilterra ha perso perché i giocatori non hanno avuto coraggio (Telegraph)

L’Inghilterra ieri sera ha preso una brutta batosta: la seconda finale di fila persa all’Europeo. E mentre c’è chi inizia a interrogarsi sulle responsabilità di Southgate nella disfatta, Jamie Carragher ne prende le difese.

Sul Telegraph Carragher scrive che “un messaggio dovrebbe essere immediatamente inviato dalla Football Association. ‘Continua così Gareth’. Gareth Southgate rimane l’uomo giusto per guidare il Paese verso il Mondiale 2026. Non deve essere il capro espiatorio per la sconfitta nella finale di Euro 2024 contro la Spagna. Ha condotto il Paese a un’altra finale, dove è stato meritatamente sconfitto da una squadra superiore.La mia convinzione alla vigilia era che Southgate dovesse rimanere, che vincesse o perdesse. La sconfitta all’87° minuto non cambia le cose”.

Per Carragher l’Inghilterra ha giocato male tutto il torneo, ma la colpa non sarebbe di Southgate.

“Io rimarrò coerente e sosterrò che il fallimento quando contava è dipeso dal fatto che i giocatori non sono stati all’altezza. Non hanno giocato con sufficiente coraggio. Le stelle dell’Inghilterra si sono bloccate e non sono mai riuscite a imporsi su un’eccellente squadra spagnola. Abbiamo giocato con la paura di perdere una finale dell’Europeo, mentre la Spagna ha giocato come se fosse una partita della fase a gironi”.

L’Inghilterra soffre mentalmente le squadre più forti

Per Carragher l’Inghilterra ha un problema quando gioca contro le squadre superiori: la mentalità.

“Come ha ammesso Southgate nell’intervista post-partita, non abbiamo tenuto abbastanza bene il pallone contro una squadra capace di soffocarti con il possesso. Non posso credere che Jordan Pickford abbia ricevuto l’ordine di continuare a regalare il pallone con lanci lunghi e sprecati. Non c’erano abbastanza giocatori che gli ordinassero di fermarsi mentre gli chiedevano il pallone. Ho assistito a molte partite in cui ho visto giocatori che si nascondevano e si rifiutavano di offrirsi per fare possesso, sperando che qualcosa arrivasse da palle lunghe e speranzose. Southgate non chiede di fare questo. In queste situazioni è necessario che i giocatori più grandi si facciano vedere e dicano che prenderanno il pallone in zone difficili. Anche in questo caso, si tratta di coraggio calcistico. Per me, più che per l’allenatore, si tratta ancora di un problema storico che è radicato nella psiche della nazionale. Abbiamo un problema di mentalità quando si tratta di affrontare squadre superiori nelle partite più importanti. Non sciocchiamo mai il mondo. Non affrontiamo mai i favoriti e vinciamo. Ci adattiamo troppo volentieri al ruolo di sfavoriti. È stato così per i 30 anni in cui ho guardato o giocato per l’Inghilterra“.