ilNapolista

Spalletti, come certi nuovi docenti di football, si avvita su parole gonfiate e senza senso (Il Giornale)

Damascelli: pensieri e parole che risultano vuoti di sostanza, mousse gonfiate. Come la frase: «Il secondo gol ci ha dato un colpo alla moralità»

Spalletti, come certi nuovi docenti di football, si avvita su parole gonfiate e senza senso (Il Giornale)
Italy's head coach Luciano Spalletti gives a press conference at the team's base camp in Iserlohn, on June 30, 2024, after they were eliminated by Switzerland in a round of 16 match of the UEFA Euro 2024 football championship. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Spalletti, come certi nuovi docenti di football, si avvita su parole gonfiate e senza senso. Lo scrive Il Giornale con Tony Damascelli.

La sensazione immediata è che la squadra non abbia una identità definita, non perché il commissario tecnico non abbia avuto il
tempo opportuno a disposizione ma perché il disegno di gioco non è chiaro, lucido, definito. Diceva Osvaldo Bagnoli il calcio è semplice ma gli allenatori lo rendono complicato e allora il terzino faccia il terzino, il mediano faccia il mediano e gli attaccanti pensino a fare gol. Elementare no? Invece Spalletti, come certi nuovi docenti di football, si avvita su pensieri e parole che risultano vuoti di sostanza, mousse gonfiate come nella frase che lo stesso toscano ha pronunciato subito dopo la fine della partita: «Il secondo gol ci ha dato un colpo alla moralità». Voleva forse dire il morale, la tensione si presta agli errori di italiano, un po’ come il sostantivo che circola in qualunque discorso suo e del presidente federale: «progetto». Di chi? Di che cosa? Serve alla propaganda, significa tutto e nulla. Oggi è nulla. Purtroppo si replica.

Ma Spalletti che attacca i calciatori dicendo che non avevano il coraggio di tirare i rigori?

Spalletti è uguale a De Laurentiis (lo abbiamo scritto qui), fa finta di assumersi responsabilità e invece le scarica a destra e a sinistra. Soprattutto sui calciatori. Emblematico quel che ha raccontato ieri in conferenza stampa sui tanti calciatori che non se la sentivano di tirare i rigori nel caso (remotissimo) di conclusione dopo i supplementari. Probabilmente i calciatori sapevano benissimo che avrebbero perso.

Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:

Se voleva insinuare ancora dei dubbi sulla personalità dei suoi azzurri, dopo aver elencato nel dopo partita vari fattori fra cui il caldo (peccato perché ieri a Berlino c’erano 15 gradi in meno), Spalletti ci è riuscito, rivelando un dettaglio della riunione tecnica che si è tenuta poche ore prima del calcio d’inizio contro la Svizzera.

Il sorriso sarcastico del ct dopo l’aneddoto

Rispondendo a una domanda sulla maglia azzurra vissuta quasi come un peso dai suoi giocatori, il c.t. ha raccontato come è andato l’appello per i possibili rigoristi. «Che possa diventare un peso la maglia azzurra non lo so, ma dopo questa gara cercheremo di andare a capire e cercheremo soprattutto delle risposte. Prima di andare via dalla riunione della mattina, abbiamo chiesto chi se la sarebbe sentita di tirare il calcio di rigore e ce ne sono stati diversi che non hanno alzato il braccio, che non lo volevano battere — sottolinea il c.t. azzurro —. Queste prove qui verranno fatte anche per capire chi se la sente di gestire questa pressione, ma va fatto un racconto completo e onesto. Non tanto per far venire fuori un polverone, perché c’è già polvere di suo».

Il sorriso sarcastico al termine del breve aneddoto lascia capire quanto Spalletti sia rimasto sorpreso e a conti fatti deluso della mancanza di personalità della propria squadra, che a differenza delle sfide con Albania e Croazia non ha reagito alle difficoltà. Poi si può discutere sull’opportunità o meno dell’appello per gli eventuali rigori: già insinuare l’ipotesi di quello scenario nelle teste dei giocatori, invece di puntare anche mentalmente a vincere la partita, può aver seminato ulteriori dubbi in una squadra che non si è mai sentita sicura in campo. Per i troppi esperimenti tattici e tecnici. Forse anche per quelli psicologici.

ilnapolista © riproduzione riservata