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Spalletti infastidito da tutti quegli ospiti a Casa Italia, gli sponsor avevano venduto i biglietti

Il Messaggero: la Figc non ha mai incassato niente ma i giocatori si sono dovuti sorbire cene, selfie e disattenzioni varie

Spalletti infastidito da tutti quegli ospiti a Casa Italia, gli sponsor avevano venduto i biglietti
Italy's head coach Luciano Spalletti reacts during the UEFA Euro 2024 Group B football match between Croatia and Italy at the Leipzig Stadium in Leipzig on June 24, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Spalletti infastidito da tutti quegli ospiti a Casa Italia, gli sponsor avevano venduto i biglietti. Lo scrive Il Messaggero che ricorda come il business abbia sempre due facce.

Ecco cosa riporta Il Messaggero:

Spalletti ha vissuto con un certo fastidio questo ritiro tedesco, tra il via vai degli “ospiti” e i troppi impegni extra dei calciatori. Oltre al gruppo squadra, nell’hotel di Iserlohn erano presenti 110 persone tra staff media e, appunto, ospiti. Troppi per i gusti di Lucio, che con sé aveva il figlio. Alcuni sponsor avevano acquistato il diritto di poter stare nel quartier generale degli azzurri, che sì vivevano in area separata, ma i punti di contatto erano comunque inevitabili, specie in zona ristorante. Spalletti spesso si chiedeva chi fosse tutta quella gente, fonte di distrazione. Gli sponsor portano soldi, sono la vita per una federazione (e non solo) e la Figc ha incassato la cifra più alta della sua storia, quindi complimenti al suo direttore commerciale. Il problema è che tutto questo ha delle controindicazioni: se alcuni giocatori, dopo l’allenamento dovevano presenziare a cene, pranzi o girare spot, prestarsi a selfie etc, diventa un problema per chi deve mantenere alta l’attenzione del gruppo verso l’obiettivo, principalmente – visto il contesto – sportivo.

E a proposito di sportivo: la struttura di Iserlohn è stata migliorata in corso d’opera, ma non era l’ideale per un gruppo abituato all’eccellenza di Coverciano. Un complesso, per la prima volta, scelto su un catalogo Uefa, che ha voluto e spinto per un Europeo a basso consumo, anche economico (Gravina è vicepresidente e non poteva certo tradire la linea di Ceferin). Inghilterra e Portogallo, ad esempio, hanno scelto autonomamente le loro strutture, decidendo di spendere molto di più per ritiri e luoghi più comodi.

Prandelli: «Il problema non è Spalletti ma l’intelligenza e l’umiltà dei calciatori»

L’ex ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 dopo l’eliminazione degli Azzurri a Euro2024 avvenuta per mano della Svizzera.

«Con la Svizzera cosa poteva fare Luciano [Spalletti]? Ha provato a cambiare, le ha provate tutte, ma sono mancati temperamento, carattere, determinazione, voglia di vincere. Se ci fosse stato in campo un Chiellini, probabilmente avremmo fatto qualcosa in più. I protagonisti sono i giocatori: l’allenatore può fare tanto, ma se gli interpreti sono questi… Molte squadre sono uscite con dignità, noi non lo abbiamo fatto».

Sui Mondiali 2026:

«Il rischio di non qualificarci c’è. Quando nel 2014 fummo eliminati, in conferenza stampa dissi: “ma siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo?” Già ai tempi avevamo dei dati che mostravano un trend di grande negatività in prospettiva. Non riusciamo a proporre giocatori in prima squadra, a farli crescere, a dar loro una forza morale forte e quindi li perdiamo. Forse la Federazione deve fare qualcosa in più, deve cercare di farli crescere in casa i ragazzi. Qualche giornalista mi ha chiamato dopo qualche anno dicendomi: ‘ai tempi ti abbiamo preso in giro ma dovremmo chiederti scusa’. Ma non è che io sia un indovino. Questo è il momento di fare, di mettere in campo delle proposte, di creare un pool di persone che abbiano voglia di dare qualcosa al calcio. Non servono i contratti, serve la volontà di fare qualcosa».

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