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Verstappen: «Incontrai Cruyff. Mi disse della sua malattia “Sono sotto 2-1 all’intervallo ma vincerò la partita”»

Al Mundo Deportivo: «Cruyff è stato una fonte di ispirazione per me. Yamal? Quello che sta facendo è incredibile»

Verstappen: «Incontrai Cruyff. Mi disse della sua malattia “Sono sotto 2-1 all’intervallo ma vincerò la partita”»
Spielberg (Austria) 10/07/2022 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Max Verstappen ONLY ITALY

Verstappen, campione del mondo in Formula 1, è un tifoso del Barcellona. In un’intervista al Mundo Deportivo racconta il suo incontro nel 2016 con Cruyff, poco prima che lui morisse.

«Cruyff è stato una fonte di ispirazione per me. L’ho incontrato nel 2016. Venne in pista, al Circuito, a Barcellona. A quel tempo era già malato. Quindi, ovviamente, dopo quello che è successo, pensi sempre di più a quel momento. Sai, quando qualcuno non sta più molto bene e si prende il suo tempo per venire a trovarti in circuito durante i test pre-stagionali… è stato qualcosa di incredibile».

«E non dimenticherò mai quello che mi disse Cruyff. Gli piaceva sempre usare questo tipo di frasi, sapete…. Mi disse: “Sono sotto 2-1 all’intervallo (in riferimento alla sua malattia), ma vincerò la partita”. Era sempre molto motivato e credeva sempre di potercela fare. Johan è stato di grande ispirazione e, ovviamente, anch’io speravo che potesse superare la malattia. Ma purtroppo non è stato così».

Tifoso del Barcellona, Verstappen ha parlato anche di Yamal che sta brillando a 17 anni, la stessa età in cui lui iniziò a correre in Formula 1.

«Lamine è incredibile. Voglio dire, a quell’età, giocare per la nazionale del tuo Paese e fare una prestazione come quella che ha fatto a Euro 2024 è qualcosa che mi è piaciuto molto vedere».

Verstappen su Yamal

A proposito di Lamine Yamal… Come ha gestito questa situazione di massima pressione, trovandosi in prima linea all’età di 17 e 18 anni?

«Ovviamente non posso parlare per Lamine. Ma posso immaginare come si senta in questo momento. Penso che quando si è così giovani, si giochi in base al proprio talento, ci si diverte e quando si è davvero bravi, le cose vengono molto più facilmente. Questo non significa che non si debba lavorare duramente, perché bisogna comunque lavorare sodo per arrivare al top a un’età così giovane. Ma quando si è molto talentuosi e naturalmente dotati, penso che sia più facile, sai? E poi una volta che vedi che sei bravo e la gente… giochi per il Barcellona, giochi per la squadra nazionale, questo tipo di cose, e per me, naturalmente, ho firmato un contratto con una squadra di Formula 1, ho potuto debuttare in F1 a 17 anni… Si cerca solo di godersi la vita, di fare del proprio meglio. E fortunatamente le cose sono andate molto bene».

Come ti aspetti che andrà il Barça quest’anno?

«Sarà un anno difficile, immagino. Se vedi come il Real Madrid si sta rafforzando e allineandosi con tutti i giocatori che ha… voglio dire, ovviamente, sarò sempre un tifoso del Barcellona, ​​qualunque cosa accada. Ma penso che bisogna anche essere realistici riguardo alla concorrenza, giusto? Penso che sarà di nuovo una stagione difficile, ovviamente, perché dovranno provare a battere il Real Madrid. Ma bisogna sempre crederci. Anche il Barça ha una buona squadra e ora con il nuovo allenatore non si sa mai cosa può succedere».

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