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Wimbledon, Paolini ai quarti di finale. L’avversaria Keys si ritira per infortunio

La statunitense è stata costretta a ritirarsi al terzo set. Ora Paolini attende una tra Gauff e Navarro. A fine match ha detto: «Sono dispiaciuta, vincere così è brutto»

Wimbledon, Paolini ai quarti di finale. L’avversaria Keys si ritira per infortunio
Italy's Jasmine Paolini hits a return against Russia's Anna Kalinskaya during their women's singles match on day nine of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 22, 2024. (Photo by Lillian SUWANRUMPHA / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Jasmine Paolini ai quarti di finale a Wimbledon. L’avversaria Keys ha accusato un infortunio all’adduttore nel corso della loro partita, al terzo set, mentre era in vantaggio di un break. Ha chiamato il fisio, ma è servito a poco. Sul 5 pari la tennista statunitense ha continuato a sentire dolore e tra le lacrime ha deciso di ritirarsi dal match.

Nell’intervista a fine partita Jasmine Paolini ha detto:«Sono molto dispiaciuta per lei, vincere così è brutto. È stato un match duro e difficile, tanti alti e bassi. Sono un po’ felice, ma triste per lei. Non è facile vincere così. Spero il match vi sia piaciuto».

Ora Paolini aspetta la vincitrice nella partita tra Gauff e Navarro.

L’intervista della Gazzetta a Paolini

La sua intervista alla Gazzetta dello Sport dove parla della sua rinascita.

È la prima italiana agli ottavi di ciascuno dei primi tre Slam di una stagione.

«Mi fa ancora strano. Quando guardavo le ragazze che vincevano gli Slam, che facevano le finali, pensavo che fossero lontanissime da me. Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Sara Errani, Roberta Vinci: hanno giocato ad un livello incredibile per anni. Io voglio seguire la mia strada, senza paragoni».

Cosa le ha lasciato la finale del Roland Garros?

«Anche questo mi fa strano. Sicuramente buone sensazioni me le ha lasciate. Vincere comunque aiuta, ti dà fiducia e ti aiuta a vincere i match successivi. Parigi è un torneo archiviato: sono focalizzata sul presente, ma devo anche tenere conto del momento in cui sono».

Come si passa all’erba?

«Sono stata a Eastbourne per cercare di adattarmi meglio, perché sia come ci si muove nel campo sia come si gioca è un pochino diverso. Ci ho messo un po’ a capire: il mio coach mi ha detto a lungo che potevo fare bene anche su questa superficie, ma non ci credevo. Ora me la sto godendo».

 

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