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Zambia, due calciatrici dal testosterone sospetto segnano cinque gol in 56 minuti (Telegraph)

Nella partita con l’Australia. Erano state escluse dalla Coppa d’Africa ma il Cio è molto più permissivo, basta che siano donne sul passaporto

Zambia, due calciatrici dal testosterone sospetto segnano cinque gol in 56 minuti (Telegraph)
07 July 2023, Bavaria, Fürth: Soccer, Women: Internationals, Germany - Zambia at Sportpark Ronhof Thomas Sommer. Sydney Lohmann (h) from Germany fights for the ball with Barbra Banda from Zambia. Photo: Daniel Karmann/dpa DANIEL KARMANN / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP

Zambia, due calciatrici dal testosterone elevato segnano cinque gol in 56 minuti.

A scriverlo è il Telegraph che giustamente sta seguendo i casi delle atlete (calciatrici, pugili) che nelle proprie discipline sono state fermate per eccesso di testosterone e che invece alle Olimpiadi giocano tranquillamente. Una, Barbra Banda, non è la prima volta che si trova al centro di queste polemiche.

Scrive il quotidiano:

“Due calciatrici dello Zambia (Banda e  Kundananji) escluse da un torneo nel 2022 a causa di livelli di testosterone anormalmente elevati hanno segnato cinque gol in 56 minuti alle Olimpiadi contro la Nazionale femminile australiana (la partita è poi finita 6-5 per l’Australia che perdeva 5-2 al 56esimo, ndr). I cinque gol hanno innescato una nuova polemica sull’effettiva regolarità della torneo femminile. Un commentatore della tv australiana l’ha definito «l’elefante nella stanza»”.

Prosegue il Telegraph:

Domenica sera a Nizza, Barbra Banda ha segnato una tripletta e Racheal Kundananji altri due gol per lo Zambia contro l’Australia. La presenza della coppia alle Olimpiadi è molto controversa, dato che entrambe sono stati depennate dalla Nazionale per la Coppa d’Africa femminile 2022 in Marocco prima che potessero sottoporsi a test sessuali.

Sulla situazione di Banda, Andrew Kamanga, presidente della federazione zambiana, ha dichiarato alla Bbc:

«Tutte le calciatrici dovevano sottoporsi alla verifica di genere, un requisito della Caf [Confederazione del calcio africano], e sfortunatamente il test non soddisfaceva i criteri stabiliti dalla Caf».

Per il Cio è sufficiente che siano donne sul passaporto

Il Telegraph scrive di aver scoperto che l’anno scorso che Banda non si è mai sottoposta a un test e che era stata ritirata dal torneo preventivamente.

Prosegue il quotidiano:

Dopo che Banda era diventata il secondo miglior marcatore alle Olimpiadi di Tokyo con sei gol, lo Zambia aveva detto di essere consapevole che i suoi livelli di testosterone avevano superato i livelli massimi consentiti della Caf e che un corso di soppressione ormonale era stato offerto all’attaccante. Ma, dicono dalla federcalcio dello Zambia, Banda, insieme ad altre due giocatrici – Kundananji e Racheal Nachula, anche lei in partenza per la partita contro l’Australia – avevano rifiutato di assumere soppressori per paura di potenziali effetti collaterali.

Il quotidiano ricorda che le regole del Cio sono molto più indulgenti, per cui la questione dipende dalle singole federazioni.

La giornalista australiana Lucy Zelic ha detto: «Possiamo discutere dell’elefante nella stanza? Abbiamo il diritto di fare domande. Il fatto che il Comitato Olimpico internazionale non abbia regole “altrettanto rigide” quando si tratta di test di genere è un danno alla credibilità dell’organizzazione».

Ricorda il Telegraph che

“Il Cio è già sotto intensa pressione per il permesso concesso alle due pugili – l’algerina Imane Khelif e Lin Yu-ting di Taiwan – di gareggiare contro le donne a Parigi nonostante il fallimento dei test biochimici dello scorso anno. «Direi solo che tutti coloro che competono nella categoria femminile stanno rispettando le regole di ammissibilità della competizione», ha detto Mark Adams, portavoce del Cio. «Sono donne nei loro passaporti».

 

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