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Alice D’Amato, l’oro dell’educazione. La madre: «Sono stata severa, non sopporto i bambini maleducati e capricciosi»

A La Stampa: «Come si dice a Genova “ho dovuto disbelinarle”. Ho insegnato loro a non piangersi addosso». In famiglia sono loro tre

Alice D’Amato, l’oro dell’educazione. La madre: «Sono stata severa, non sopporto i bambini maleducati e capricciosi»
Italy's Alice D'amato competes in the balance beam event of the artistic gymnastics women's team final during the Paris 2024 Olympic Games at the Bercy Arena in Paris, on July 30, 2024. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP)

Alice D’Amato, l’oro dell’educazione. La madre: «Non sopporto i bambini maleducati e capricciosi».

La Stampa intervista la madre di Alice D’Amato medaglia d’oro nella ginnastica alla trave.

Un pezzo della medaglia d’oro di Alice D’Amato è anche di questa mamma speciale, Elena Campanella, centro di gravità della famiglia. Titolare di un negozio da hair stylist a Genova, in via Piave, è abituata a rifare il look delle clienti – per le donne la giornata dedicata al coiffeur è una seduta psicologica. Con la stessa abilità ha saputo gestire da lontano la carriera delle figlie (che si sono trasferite all’Accademia di Brescia all’età di 11 anni). E la sofferenza per la morte del padre Massimo.

«Alice è arrivata da poco. L’ho abbracciata, ho pianto, non c’era nulla di più da aggiungere. Sono orgogliosa di ciò che ha fatto. Ceneremo insieme, noi tre, ma nulla di che, a casa tranquille. Servono anche i momenti intimi, di relax. A noi piace così. Ho educato le mie figlie in modo duro ma tra noi c’è un legame fortissimo».

Racconti.

«Sono stata severa quando erano piccine, come si dice a Genova “ho dovuto disbelinarle”…(ride). Non sopporto i bambini maleducati, capricciosi. Le ho cresciute con disciplina, anche se a loro non è mai mancato nulla. Le ho sempre messe di fronte a una scelta».

Ad esempio?

«Se vai bene a scuola non devo farti un regalo, è il tuo dovere. Come il mio è andare a lavorare. Ho insistito sull’istruzione. Mai fatta una giustificazione anche quando avevano una gara nel fine settimana».

Hanno avuto problemi di alimentazione?

«No, si nutrono normalmente. Seguono un regime alimentare ma quando tornano a Genova si concedono la focaccia o la pizza. E un gelato ci sta tutto».

Lei è una donna piena di energia. Quali sono i punti importanti della sua educazione?

«Ho molta grinta e qualcosa ho trasmesso a loro. Ho insegnato ad Asia e Alice a non piangersi addosso. Le ho sempre messe davanti alle decisioni. Quando erano bambine avevano inviti per le feste e dovevano scegliere: o stare con gli amici o andare in palestra. E dicevo a entrambe: “se vai alla festa lasci la ginnastica, perché hai preso un impegno e devi mantenerlo”».

La Spagna vuole imitare il modello Italia nella ginnastica artistica.

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