Al Podcast “Taconazo”: «Il calcio moderno parla di costruzione dal basso. Puoi farlo se hai lo spazio per impostare, se hai difensori con qualità e anche un portiere bravo»
Ancelotti in un’intervista al Podcast “Taconazo” ha parlato di costruzione dal basso e della necessità di adattarsi alle caratteristiche dei propri giocatori.
Sulla difesa:
«Non ho uno stile di gioco definito. Cerco di trasmettere informazioni per migliorare la difesa perché in difesa è questione di concentrazione, sacrificio e spirito di squadra».
«Con la palla è diverso, bisogna considerare la creatività dei giocatori. Provo ad aiutare i giocatori a gestire meglio i momenti della partita».
Ancelotti sulla costruzione dal basso
«Non c’è una singola strada. Il calcio moderno parla di costruzione dal basso. Puoi farlo se hai lo spazio per impostare, se hai difensori con qualità e anche un portiere bravo, ma quando vedo che i difensori e il portiere sono i giocatori che toccano di più il pallone credo che ci sia qualcosa di sbagliato. All’Everton avevo un portiere che faceva lanci lunghi fantastici, un attaccante bravissimo a ricevere. I difensori non erano a loro agio con la palla tra i piedi. Perché dovrei giocare da dietro? Devo dare la palla a Pickford che lancia lungo su Calvert-Lewin e poi lottiamo sulla seconda palla. Dobbiamo adattare lo stile di gioco alle caratteristiche dei giocatori».
La conferenza alla vigilia della prima del Real
Dopo aver vinto la Supercoppa europea, il Real Madrid è pronto a fare il suo esordio in Liga. Domani ci sarà la partita contro il Mallorca. Ancelotti ha presentato in conferenza stampa la sfida.
Il tecnico ha annunciato che, per far fronte al calendario affollato, il club sta pensando di dare ai suoi giocatori ferie individuali nel corso della stagione.
Le sue parole riportate da Marca e Mundo Deportivo.
«Stiamo guardando a questa stagione, non alla prossima. I giocatori hanno bisogno di riposarsi, hanno bisogno di vacanze, stiamo pensando di concedere vacanze individuali ai giocatori. Un giocatore può non giocare per una settimana e andare a riposare con la famiglia, soprattutto con i nazionali, che hanno pochissimo riposo, non hanno un solo giorno di ferie. Stiamo valutando».
