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Ceferin non sembra uno che ha deciso di mollare la poltrona della Uefa (L’Equipe)

Tante mani strette al sorteggio Champions, il rapporto con Al Khelaifi, il comunicato di sostegno dei paesi dell’Europa dell’Est

Ceferin non sembra uno che ha deciso di mollare la poltrona della Uefa (L’Equipe)
Db Praga (Repubblica Ceca) 07/06/2023 - finale Conference League / Fiorentina-West Ham / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

Ceferin potrebbe riconsiderare la sua decisione e rimanere a capo della Uefa anche dopo il 2027. Lo scrive l’Equipe che rende noti due indizi a sostegno della tesi. “Il presidente della Uefa, ha passato due giorni a stringere mani a chiunque nei due giorni del sorteggio di Champions. Lo ha fatto durante i sorteggi di Champions e di Europa League. Si è intrattenuto molto con Nasser Al Khelaifi, presidente del Psg e dell’Eca, la potente associazione dei club europei“.

A febbraio il presidente aveva annunciato la fine del suo mandato nel 2027 senza nessuna intenzione di ricandidarsi. L’Equipe ricorda le sue parole: «Sono stanco, sono lontano dalla mia famiglia ormai da sette anni. E starò lontano da lei ancora per altri tre anni, fino al 2027».

Ceferin potrebbe riconsiderare la sua scelta di non ricandidarsi a presidente Uefa

Furbescamente, suggerisce L’Equipe, ha atteso tanto prima di rivelare le sue intenzioni. Voleva constatare chi gli era fedele e chi no. Così sono cadute alcune teste alla Uefa, come quella di Zvonimir Boban:

«La prima ragione per cui non ho detto prima che non avrei cercato un nuovo mandato nel 2027 è che volevo vedere i veri volti di certe persone e li ho visti».

Qui però c’è il colpo di scena rivelato dall’Equipe. “Lo sloveno potrebbe aver ripreso le forze e non essere più così sicuro di mollare la sua comoda poltrona (riceve un compenso annuo di 3 milioni di euro come presidente della Uefa, più 300.000 euro come vicepresidente della Fifa) in tre anni”.

Nella Uefa questa ipotesi comincia ad acquisire peso. Diverse situazione sono state interpretate in questo senso. “Il primo è il comunicato stampa di un’associazione di undici paesi, prevalentemente dell’Europa dell’Est (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Cipro, Grecia, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Slovenia, Turchia e Albania), guidata dall’albanese Armand Duka, molto vicino a Ceferin, dove si ribadiva “il sostegno unanime al presidente Ceferin e all’amministrazione Uefa“.

Un altro comunicato, questa volta firmato da un gruppo di paesi “piccoli”, ribadiva lo stesso concetto, fornendo “sostegno incondizionato alla Uefa e ai suoi paesi presidente Aleksander Ceferin”.

Nulla però, sottolinea l’Equipe, è certo. “Perché Ceferin potrebbe guardare anche alla possibilità di assumere importanti responsabilità politiche in Slovenia“.

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