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Conte: «Non è un problema di facile risoluzione, penso di avere la competenza giusta per dire certe cose»

A Sky: «Non parlo per dare fiato alle trombe o per nascondermi o per declinare le responsabilità. Il problema dobbiamo risolverlo al di là del mercato»

Conte: «Non è un problema di facile risoluzione, penso di avere la competenza giusta per dire certe cose»
Mg Verona 18/08/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Dopo l’incredibile sconfitta arrivata alla prima di campionato contro il Verona il tecnico del Napoli, Antonio Conte ha innanzitutto chiesto scusa ai tifosi azzurri e poi commentato la situazione partendo da quando aveva detto ieri in conferenza.

Le parole di Conte a Sky 

«Al di là del discorso del mercato, quello che è preoccupante secondo è vedere che alla prima difficoltà ci siamo sciolti come neve. Poi dal mercato possono arrivare 3-4 giocatori, ma il problema lo dobbiamo risolvere a monte e non è un problema di facile risoluzione. Penso di avere la competenza giusta per dire certe cose, non apro la bocca per dare fiato alle trombe».

In conferenza.

Mai vista una squadra di Conte così, senza reazioni. Che spiegazioni si dà?

«Che spiegazioni mi do? Ragazzi ma che spiegazioni mi do. Se fate attenzione a quello che dico, lo sapete. Quando parlo, mi prendo la responsabilità di quello che dico. Non parlo per dare fiato alle trombe o per nascondermi o per declinare le responsabilità. Chi dice questo di me, non mi conosce. Ho parlato di grande difficoltà, se non misurate le parole che dico, non sono quel tipo di allenatore, io mi prendo le responsabilità della sconfitta, c’è da vergognarsi punto e basta. Devo vergognarmi io che sono l’allenatore. Non posso ridire oggi quello che ho detto ieri altrimenti vuol dire che non mi date rispetto. Oggi mi assumo la responsabilità. Pochissime volte mi è successo in carriera questo tipo di situazione sia da allenatore che da calciatore e me ne prendo la responsabilità. Ho accettato con entusiasmo e voglia di allenare questa piazza. Piazza che merita rispetto. Chi mi conosce sa che stasera il mio cuore sanguina. Se sanguina anche il cuore di qualche altro calciatore, c’è speranza. Se domani si ride e si scherza come prima, vuol dire che non sto trasmettendo i messaggi giusti e che c’è un malato talmente gracve che ci vuole molto tempo».

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