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Conte: «De Laurentiis? Non c’è bisogno di parlare, le cose sono sul tavolo da tempo»

In conferenza: «Non c’è bisogno che mi senta con il presidente. Io mi devo concentrare sul campo e sui giocatori»

Conte: «De Laurentiis? Non c’è bisogno di parlare, le cose sono sul tavolo da tempo»
Ni Napoli 26/06/2024 - presentazione nuovo allenatore Napoli / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Antonio Conte

In conferenza stampa prima di Napoli-Parma chiedono a Conte del presidente De Laurentiis, se lo ha sentito e quale sia il suo rapporto con lui in questo momento. La risposta di Conte è molto precisa e puntale.

Conte: «Io mi devo concentrare sul campo e sui giocatori»

Con De Laurentiis si sta sentendo?

«Non c’è bisogno che mi senta con il presidente. Quello che doveva essere sul tavolo, sta sul tavolo da tanto tempo. Io mi devo concentrare sul campo e sui giocatori».

De Laurentiis, mai un mercato così. Mai una delega in bianco come a Conte

Romelu Lukaku (31), Scott McTominay (27), David Neres (27), Leonardo Spinazzola (31), Alessandro Buongiorno (25), Rafa Marin (22) e, con tutta probabilità, Billy Gilmour (23) e un esterno destro di centrocampo, che potrebbe essere Ebimbe dell’Eintracht Francoforte (24 a novembre). E soprattutto, Antonio Conte. Ovvero l’uomo senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile. L’allenatore da cui è passato e passa tutto il senso del nuovo corso del Calcio Napoli. Questo il calciomercato del Napoli. Un calciomercato che, nonostante qualche ritardo ed una gestione discutibile del caso Osimhen, non può che essere ritenuto estremamente soddisfacente.

Attenzione: ad Antonio Conte è riuscita un’operazione che non era riuscita a nessun altro allenatore nell’era De Laurentiis. Arrivano a Napoli (e ci arrivano, ironia della sorte, la prima volta che gli azzurri non giocano le coppe europee) tutti calciatori fatti e finiti. Alla soglia dei trent’anni, nel pieno della loro maturazione. Chiamati qui ed ora a raccogliere un pezzo della leadership del gruppo squadra. È una grande, grandissima novità. Possibile grazie ad una delega che è un unicum in vent’anni di presidenza e che in realtà Antonio Conte aveva chiarito già al momento della conferenza di presentazione: “comando io”. Un fatto che De Laurentiis non aveva mai permesso a nessuno.

Lukaku – l’ha scritto il Napolista – è indiscutibilmente forte, indiscutibilmente un top player. Piaccia o meno. È uno che nella sua carriera ha giocato sempre e solo ai massimi livelli del calcio europeo. Qualcosa dovrà pur significare. È uno che ha segnato centinaia di gol in carriera. Hanno voglia di fare meme. È uno che fa la differenza. Il Napoli lo prende quando ha oltre trent’anni. E questo vuol dire che con tutta probabilità gli azzurri non rientreranno mai dell’investimento fatto per accontentare Conte. È una sliding door, un’inversione di tendenza palpabile nell’era Adl. Intendiamoci: il presidente ha sempre speso, soprattutto per i numeri 9. Ma il più in là con l’età (ed anche il più forte, ndr) che ha comprato è stato Gonzalo Higuain, che arrivò a Napoli quando aveva appena 26 anni. Lukaku è un caso più unico che raro, una prova ineluttabile di fiducia nel tecnico salentino.

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