Crosetti: Antonio mette le mani avanti? Ha già capito tutto? Il cerino è corto e brucia? Si è accorto solo adesso di esserci cascato?

Conte e De Laurentiis, volano gli stracci già in viaggio di nozze (Repubblica).
Lo scrive Maurizio Crosetti su Repubblica nel pezzo di commento alla conferenza stampa di ieri del tecnico del Napoli. Scrive Crosetti:
Attenzione, la strana coppia fa volare stracci e stoviglie già in viaggio di nozze. Lo sposino Antonio Conte si è accorto che il suo consorte, Aurelio De Laurentiis, ha messo in vendita dieci giocatori, non riesce a cedere Osimhen e in sostanza non gli ha arredato il nido d’amore. Ma sarà poi amore?
«Speravo meglio, Mi aspettavo di trovare sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Se non siamo a zero, poco ci manca ». Lui che non è l’accomodante Ancelotti, lui che a Napoli non ha vinto uno scudetto come Spalletti, per citare due predecessori andati via in malo modo, è già pieno di dubbi.
Antonio Conte è quello del ristorante da 100 euro dove non si può andare con 10 euro in tasca, ma quella era la Juve e qui il ristorante sembra pure chiuso.
Antonio mette le mani avanti? Ha già capito tutto? Il cerino è corto e brucia? Forse, più semplicemente, Conte non vuole ingannare nessuno.
Possibile che Antonio Conte si accorga soltanto adesso di esserci cascato dentro in una notte senza luna? La sua carriera, oggi, è questa notte? Forse è strategia, forse è la lunga esperienza che suggerisce di parlare per tempo, forse invece è un sincero imbarazzo per qualcosa che non pareva così, non a tal punto. Per esempio si legge, neanche troppo tra le righe, che il Napoli non ha più attrattiva.
Conte e De Laurentiis, la prima conferenza è stata un pugno in faccia
Conte, non è stata una conferenza. È stato un funerale
Quella di Conte non è stata una conferenza, è stato un funerale. L’allenatore del Napoli ha polverizzato col napalm qualsiasi ombra di ottimismo. Ha tracciato un quadro tanto fosco quanto realistico. Ha voluto parlare chiaro. Ai giornalisti. Ai tifosi. E ovviamente al club. Dietro l’apparente cordialità e comunanza di interessi, Conte ha rifilato bordate al Calcio Napoli, alla società di De Laurentiis.
Ha detto, nell’ordine.
Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato.
Il decimo posto non è stato affatto un caso né questione di sfortuna, ve lo posso assicurare.
Siamo quasi all’anno zero, stiamo lavorando a una ricostruzione quasi totale.
Lo scudetto è un grosso tranello che getta fumo negli occhi a tutti quanti.
Conte ha tracciato il quadro di una squadra e di un club in alto mare. Alla deriva. Lontanissimi da una minima comfort zone.
Quel che ha detto del mercato è il minimo. Ha detto “mi dispiace, e’ una situazione complicata, bloccata, non posso dire di più”.
Quando gli hanno riportato la previsione di Opta col Napoli all’ottavo posto, non ha fatto un plissé. Ha risposto ricordando che queste statistiche vengono elaborate in base ai parametri.
Sarà un duro lavoro per i tantissimi aedi di De Laurentiis che negli ultimi tempi sono spuntati come funghi. Conte più chiaro di così non poteva essere. Ha chiesto unità. Lo ha chiesto ai tifosi e ai giornalisti. Ha detto che parlare ora di tattica vuol dire non aver compreso la gravità della situazione.
Chi non vuole capire, è libero di farlo. Ma saremmo nei dintorni dell’incapacità di intendere e di volere.