Meret ha il contratto in scadenza e la Fiorentina cerca un portiere. Conte ne desidera uno con altre caratteristiche, individuato il nome

Conte non è contento di Meret, vorrebbe Kepa (Repubblica).
Scrive Pasquale Tina sull’edizione napoletana di Repubblica:
Una rivoluzione calcistica ha bisogno dei suoi tempi e di valutazioni da effettuare durante la preparazione estiva.
Il discorso riguarda pure Alex Meret.
Durante la sua esperienza in azzurro, cominciata nel 2018, non ha mai dato la sensazione di convincere pienamente.
Ha vissuto per quattro anni l’alternanza con David Ospina, il preferito prima di Gattuso e poi di Luciano Spalletti.
Il 27enne friulano è stato vicino alla cessione nell’estate dello scudetto (ad un passo dallo Spezia) per poi rilanciarsi e vincere il tricolore da titolare. La sua storia, però, non è cambiata: alterna parate importanti (tra i pali) ad incertezze, come l’errore di sabato contro il Girona, nell’impostazione dal basso che è sempre stato il suo tallone d’Achille. Una riflessione, dunque, è in atto: rinnovare il contratto in scadenza nel 2025 oppure verificare eventuali situazioni di mercato (la Fiorentina cerca un portiere) e voltare pagina? A Conte non dispiacerebbe un numero uno con altre caratteristiche, un portiere come lo spagnolo Kepa, accostato al Napoli proprio due anni fa prima di rimanere al Chelsea. Il basco ha disputato l’ultima stagione al Real ( che pensa di acquistarlo) in prestito: è tornato ai Blues ma ha un solo anno di contratto e potrebbe rappresentare, a 30 anni, un’occasione. L’incastro si realizzerebbe soltanto in caso di cessione di Meret.
Conte, la silenziosa lista degli indesiderati diventa ogni giorno più lunga: c’è anche Meret
Di buono, come detto ieri, c’è che Antonio Conte non è andato in tv o in conferenza stampa a stilare l’elenco dei calciatori indesiderati. Non ha fatto come Thiago Motta che ha fatto crollare le già basse quotazioni dei giocatori epurati dall’allenatore itali-brasiliano. No, Conte la sua lista non l’ha data in pasto ai giornalisti. Dopo la sconfitta col Girona, saggiamente ha rifiutato di commentare pubblicamente. Gli sarebbe certamente scappata qualche frase velenosa sul centravanti fantasma con cui è costretto a lavorare dal suo primo giorno a Napoli. Osimhen c’è ma non si vede. Lukaku non c’è e si sente solo. Il Napoli in attacco gioca col cartonato.
Nel frattempo, però, scopriamo che a centrocampo gli esuberi di Conte salgono a tre: oltre a Gaetano e Cajuste, c’è anche Folorunsho che è stato anche convocato da Spalletti per l’infausto Europeo di qualche settimana fa. Ma il Napoli di fatto lo aveva venduto all’Atalanta. Per 15 milioni più di 3 di bonus. Poi, però, un po’ l’infortunio di Scamacca, un po’ il mancato accordo sulla percentuale sulla prossima rivendita e alla fine l’affare non si è chiuso. Ora anche Folorunsho si allena a ritmi da Osimhen.
Non solo Gaetano, Cajuste, Folorunsho (al loro posto ne vuole due: Brescianini e lo scozzese Gilmour). In attesa di capire quale sarà il futuro di Natan e Juan Jesus, c’è pure Mario Rui sulla lista di sbarco. Un po’ era nell’aria. Pare che il portoghese possa inserito nell’affare David Neres la 27enne ala sinistra brasiliana del Benfica che potrebbe aumentare il tasso tecnico del Napoli.
Conte e il silenzioso elenco degli esuberi
Infine, sulla lista degli indesiderati c’è l’ingresso di Alex Meret. Per ora siamo a radio-mercato, intanto il Napoli ha preso informazioni su Szczesny portiere epurato da Thiago Motta. Meret non era voluto neanche da Spalletti nell’estate che poi condusse al terzo scudetto. L’altro giorno ha commesso un errore grave sul primo gol del Girona, un passaggio sbagliato nella demoniaca costruzione dal basso. In più, la piazza o considera del tutto inadeguato. Ovviamente non è così ma il corpaccione della tifoseria non lo tollera.
Quindi, ricapitolando, sulla lista degli indesiderati di Conte ci sono: Meret, Mario Rui, (da valutare Natan e Juan Jesus), Cajuste, Gaetano, Folorunsho. In attacco non sappiamo. Osimhen è un fantasma. Immaginiamo che Cheddira andrà via. Non conosciamo il destino di Simeone e Raspadori.