Dalla sciabola di Juric al fioretto di Vanoli: il bersaglio è sempre Cairo (La Stampa)

Non è piaciuta la cessione di Bellanova. Così Vanoli ha capito perché il Toro è sempre a metà del guado e ha avvertito Cairo: «L’unica cosa che mi dà fastidio è la mediocrità» 

Torino Cairo

Db Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Urbano Cairo

Dalla sciabola di Juric al fioretto di Vanoli: il bersaglio è sempre Cairo. Lo scrive Francesco Manassero sulla Stampa nel giorno di Torino-Atalanta. Il presidente del Toro sarà assente durante la contestazione dei propri tifosi per la cessione inaspettata di Bellanova. Non se lo aspettava nemmeno Vanoli che a distanza bacchetta il suo presidente.

Il presidente è avvertito, a Vanoli dà fastidio la mediocrità

La cessione di Bellanova. E una piazza in rivolta che ha preparato una dura contestazione al presidente Cairo. L’esordio di Paolo Vanoli in campionato al Grande Torino è un concentrato di emozioni forti al termine di una settimana che ha riassunto un po’ la storia recente del Torino. E anche i motivi per i quali alla fine sia sempre a metà del guado: troppo piccolo – nei progetti e nelle strategia – per fare il passo in avanti decisivo. 

In attesa di vedere la risposta sul campo di una squadra sulla carta indebolita dall’ultima cessione, è arrivata quella in conferenza stampa dell’allenatore granata. Gentile ma diretto, concreto. Senza alzare la voce eppure efficace. Dalla sciabola di Juric si è passati al fioretto di Vanoli: il bersaglio è sempre lo stesso, ma i colpi sembrano più efficaci. Dopo un mese e mezzo di cammino, questa è l aprima vera delusione, il primo piccolo momento di attrito con la società. «È inutile chiedere spiegazioni quando la società vende un giocatore a tua insaputa». «Mi sono informato su come funzionasse la società, l’unica cosa che mi dà fastidio è la mediocrità» 

Vendere Buongiorno e Bellanova nello stesso mercato dimostra che Cairo non ha alcuna idea di progetto

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