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Djokovic ha giocato di notte, è infuriato con gli Us Open: «D’ora in poi spero di giocare per primo»

È entrato in campo alle 22 e ha finito dopo mezzanotte. «Non credo che sia d’aiuto giocare così tardi. Sento di avere le batterie scariche»

Djokovic ha giocato di notte, è infuriato con gli Us Open: «D’ora in poi spero di giocare per primo»
Serbia's Novak Djokovic reacts on a point against Italy's Jannik Sinner during their men's singles semi-final match on day 13 of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 26, 2024. (Photo by Martin KEEP / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Nonostante la sua vittoria al primo turno degli Us Open, Novak Djokovic non era molto contento in conferenza stampa. Dopo aver battuto il moldavo Radu Albot (6-2, 6-2, 6-4) in 2 ore e sette minuti nella notte tra lunedì e martedì, si è lamentato per il calendario e la programmazione degli incontri.

Djokovic come Sinner, agli Us Open gioca fino a dopo mezzanotte

Djokovic doveva giocare il secondo match serale dopo le 19. Prima di lui giocavano Clara Burel e Sloane Stephens. È entrato in campo dopo le 22 e ha terminato il match dopo la mezzanotte.

«Non credo che sia d’aiuto giocare così tardi. Sento di avere le batterie scariche in questo momento. Ad essere onesti, è stata una lunga attesa. Pensavo di scendere in campo verso le 20:15, perché Stephens stava servendo sul 6-0, 3-0. E poi all’improvviso si scopre che è una partita di due ore e mezza. In quel momento puoi solo accettarlo».

Nole ha insistito chiedendo di «giocare per primo». «Spero di avere più possibilità di giocare la sera e di essere programmato per primo in modo da poter iniziare in un orario più decente e finire in un orario più decente».

Il dibattito sugli orari dei match è vecchio quanto il tennis stesso. L’anno scorso Sinner finì un match alle 2:45 di notte a Parigi-Bercy, poi si ritiro. Costrinse le autorità del tennis mondiale a mettere a punto delle regole che però non riguardano gli Slam.

Sinner si ritira a Parigi: aveva finito alle 3 del mattino e doveva rigiocare oggi

Jannik Sinner lascia Parigi Bercy ai suoi orari assurdi. Si ritira dall’ultimo Masters 1000 stagionale per troppa fatica e per evitare di farsi male prima della Coppa Davis e delle Finals che punta persino a vincere. Perché dopo aver battuto ai sedicesimi l’americano McDonald in un match cominciato a notte fonda e terminato quasi alle 3 del mattino, gli organizzatori lo avevano piazzato in calendario oggi (“non prima delle 17”), contro Alex de Minaur.

L’altoatesino aveva già paventato la possibilità di un ritiro a fine match: “Sinceramente non so se giocherò gli ottavi di finale, vediamo come mi sentirò domani al risveglio”.

Oggi ha confermato: “Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro della partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita. Devo prendere la decisione giusta per la mia salute e il mio corpo. Le settimane a venire con le ATP Finals in casa e la Coppa Davis saranno importantissime, ora mi concentro sulla preparazione di questi importanti eventi. Ci vediamo a Torino! Forza!”.

Sinner ha raccolto la solidarietà di colleghi e addetti ai lavori. Casper Ruud, per esempio. Che su X ha scritto: “Bravi, bel modo di aiutare uno dei migliori giocatori al mondo a recuperare ed essere il più pronto possibile, quando ha terminato la sua partita precedente alle 2:37 di questa mattina. 14,5 ore per recuperare… che farsa”.

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