È entrato in campo alle 22 e ha finito dopo mezzanotte. «Non credo che sia d’aiuto giocare così tardi. Sento di avere le batterie scariche»

Nonostante la sua vittoria al primo turno degli Us Open, Novak Djokovic non era molto contento in conferenza stampa. Dopo aver battuto il moldavo Radu Albot (6-2, 6-2, 6-4) in 2 ore e sette minuti nella notte tra lunedì e martedì, si è lamentato per il calendario e la programmazione degli incontri.
Djokovic come Sinner, agli Us Open gioca fino a dopo mezzanotte
Djokovic doveva giocare il secondo match serale dopo le 19. Prima di lui giocavano Clara Burel e Sloane Stephens. È entrato in campo dopo le 22 e ha terminato il match dopo la mezzanotte.
«Non credo che sia d’aiuto giocare così tardi. Sento di avere le batterie scariche in questo momento. Ad essere onesti, è stata una lunga attesa. Pensavo di scendere in campo verso le 20:15, perché Stephens stava servendo sul 6-0, 3-0. E poi all’improvviso si scopre che è una partita di due ore e mezza. In quel momento puoi solo accettarlo».
Nole ha insistito chiedendo di «giocare per primo». «Spero di avere più possibilità di giocare la sera e di essere programmato per primo in modo da poter iniziare in un orario più decente e finire in un orario più decente».
Il dibattito sugli orari dei match è vecchio quanto il tennis stesso. L’anno scorso Sinner finì un match alle 2:45 di notte a Parigi-Bercy, poi si ritiro. Costrinse le autorità del tennis mondiale a mettere a punto delle regole che però non riguardano gli Slam.
Sinner si ritira a Parigi: aveva finito alle 3 del mattino e doveva rigiocare oggi
Jannik Sinner lascia Parigi Bercy ai suoi orari assurdi. Si ritira dall’ultimo Masters 1000 stagionale per troppa fatica e per evitare di farsi male prima della Coppa Davis e delle Finals che punta persino a vincere. Perché dopo aver battuto ai sedicesimi l’americano McDonald in un match cominciato a notte fonda e terminato quasi alle 3 del mattino, gli organizzatori lo avevano piazzato in calendario oggi (“non prima delle 17”), contro Alex de Minaur.
L’altoatesino aveva già paventato la possibilità di un ritiro a fine match: “Sinceramente non so se giocherò gli ottavi di finale, vediamo come mi sentirò domani al risveglio”.
Oggi ha confermato: “Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro della partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita. Devo prendere la decisione giusta per la mia salute e il mio corpo. Le settimane a venire con le ATP Finals in casa e la Coppa Davis saranno importantissime, ora mi concentro sulla preparazione di questi importanti eventi. Ci vediamo a Torino! Forza!”.
Sinner ha raccolto la solidarietà di colleghi e addetti ai lavori. Casper Ruud, per esempio. Che su X ha scritto: “Bravi, bel modo di aiutare uno dei migliori giocatori al mondo a recuperare ed essere il più pronto possibile, quando ha terminato la sua partita precedente alle 2:37 di questa mattina. 14,5 ore per recuperare… che farsa”.