Sulla Gazzetta. In panchina quando Velasco nel terzo le ha preferito una pazzesca Antropova. Ha vinto il confronto con la Vargas
Ieri il successo olimpico dell’Italvolley femminile allenata da Velasco in semifinale per 3-0 contro la Turchia. Anche se il punteggio dei singoli set racconta di un match combattuto punto a punto. Ne parla anche la Gazzetta che elogia la prestazione di Paola Egonu.
Egonu concreta, puntuale, pronta a sacrificarsi in difesa e precisa al servizio
Una novità la finale di domenica dell’Italia femminile di volley contro gli Stati Uniti. Le azzurre la giocheranno senza l’ossessione della vittoria perché ieri sera hanno già cancellato un’antica macchia a forma di zero che nessuno riusciva a togliere: mai la nostra Nazionale aveva conquistato una medaglia olimpica, adesso sicura dopo aver battuto in semifinale la Turchia.
La partita non è stata sempre facilissima. In tutti e tre i set l’Italia si è ritrovata sotto, anche di 3 o 4 punti, ma le azzurre sono state gigantesche nel non perdersi mai d’animo, continuando a giocare una grande pallavolo anche quando il rischio di mollare anche solo un po’ c’era eccome. Loro no, loro non si sono mai disunite, lottando su ogni pallone. La gara si era aperta in un modo particolare: i primi quattro punti dell’Italia portavano tutti la firma di Egonu. Paola è stata senza dubbio la grande protagonista di questa semifinale, portando a casa punti fondamentali e senza mai strafare. Concreta, puntuale, pronta a sacrificarsi anche in difesa, precisa al servizio (due ace, uno sul 20-20 del terzo) e a sedersi in panchina (anzi a rimanere in piedi seguendo ogni azione accanto alla panchina) quando Velasco nel secondo e nel terzo set ha deciso di fare entrare al suo posto una pazzesca Antropova. Egonu vince la sfida personale con Melissa Vargas, “ai punti” – 24 contro 17 – ma soprattutto nell’impegno e nella costanza. Ieri le abbiamo visto fare davvero di tutto con una lucidità impressionante visto il contesto decisamente poco consueto.