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Errani e quella storia di doping sempre definita un errore: «Allora mi abbandonarono in molti»

Si è sempre difesa dicendo di un farmaco antitumorale della madre finito nel “tortellino”. Ma l’agenzia antidoping non le credette

Errani e quella storia di doping sempre definita un errore: «Allora mi abbandonarono in molti»
Parigi (Francia) 04/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / tennis / foto Imago/Image Sport nella foto: Sara Errani-Jasmine Paolini ONLY ITALY

Errani e quella storia di doping sempre definita un errore: «Allora mi abbandonarono in molti».

Sara Errani ha vinto loro nel tennis in doppio con Jasmine Paolini. Ha vinto tutto nel doppio (tutti gli Slam, in coppia con Roberta Vinci) ed è stata fermata qualche anno fa da una brutta e poco chiara vicenda di doping.

Una storia che ricorda il quotidiano la Repubblica.

Sara che viene travolta anche da una brutta vicenda di doping: si difende parlando di un errore, un farmaco antitumorale della madre finito — ha sempre giurato la Errani – nel “ tortellino”, ma viene comunque squalificata. «In quei momenti mi hanno abbandonato in molti, ma il tennis e la mia famiglia sono restati accanto a me» ricorda.

Interviene il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. «Lo sport è galantuomo, anche il tennis, che ha reso a Sara Errani quello che qualcuno le aveva tolto malauguratamente » dice in polemica con l’agenzia antidoping italiana. «Noi siamo come elefanti, non ci dimentichiamo niente, nel bene e nel male».

Errani: «Ho sofferto, faticato, sono ripartita dai tornei minori. Ho giocato intere partite battendo da sotto»

Binaghi ieri in tribuna era accanto a Giovanni Malagò, il presidente del Coni: sono i due carissimi nemici dello sport italiano, al momento della vittoria si sono stretti la mano. Un evento. «Mi si è avvicinato lui» dice Binaghi, « e mi fa piacere ma spero che ora ci renda pubblicamente merito: con un oro e un bronzo l’Italia è stata la migliore nazione nel tennis».

Errani: «Dopo la squalifica avrei potuto anche lasciare ma, invece, non ci ho pensato un attimo. Il tennis è la mia vita. Ho sofferto, faticato, sono ripartita dai tornei minori. Ho giocato intere partite battendo da sotto perché avevo problemi alla spalla. Dicevano fossi pazza. E invece…». Errani accarezza la medaglia. Nell’Olimpiade ha battuto spesso con il dritto, come si fa in quei tornei di provincia: lo ha fatto anche ieri in finale, sorprendendo le avversarie. Poi ha guardato Jasmine. E hanno preso a ridere.

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