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Fonseca: «È arrivato il momento per Leao di capire dove migliorare. Quelli come lui devono portare assist e gol»

In conferenza: «Fino ad ora la società ha fatto un ottimo lavoro. Penso che squadre come il Milan però non siano mai chiuse» 

Fonseca: «È arrivato il momento per Leao di capire dove migliorare. Quelli come lui devono portare assist e gol»
Db Milano 17/08/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Torino / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Fonseca

Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, presenta in conferenza la seconda sfida stagionale contro il Parma, gara in programma alle ore 18.30. Le parole del tecnico portoghese riportate da Tmw.

Fonseca: «Secondo me le squadre non sono mai prodotti finiti»

Come procede l’ambientamento dei nuovi?
«La settimana è andata molto bene, tutti si sono allenati molto bene. Abbiamo giocatori di diverso livello, non sono arrivati tutti nello stesso momento. Abbiamo qualcuno vicino alla migliore condizione fisica e altri più lontani ma in generale è stata una bella settimana di lavoro».

Chi al posto di Morata? Okafor o Jovic?
«Devo essere onesto, domani giocherà Okafor. Sarà una partita diversa dalla prima. Vogliamo avere una capacità di giocare alto diversa rispetto a sabato col Torino. Okafor durante la settimana ha dato buone risposte e le caratteristiche della partita vanno bene per le sue qualità. Luka potrà essere utile in un’altra parte della partita. Domani penso che sarà difficile, avremo bisogno di una capacità di pressione più alta e diversa e per questo giocherà Okafor».

Come stanno Reijnders, Theo, Emerson e Fofana?
«Sono ad un livello diverso. Reijnders e Theo sono prossimi alla migliore condizione fisica, Emerson e Fofana sono arrivati dopo. Fofana si è allenato da solo per tanti giorni. Hanno bisogno di più tempo».

Che partita si aspetta Fonseca? Pavlovic può partire titolare?
«Può succedere… Sulla partita invece è molto chiaro che dobbiamo essere una squadra diversa rispetto a quella che siamo stati nel primo tempo col Torino. Il Milan non può permettersi, contro tutte le squadre, di lasciare una prima fase di costruzione così come ha avuto il Torino. Per questo voglio una squadra diversa. Penso che siamo migliorati molto nel secondo tempo. Ma dobbiamo essere costanti, non possiamo accenderci solo per 5 minuti».

Camarda domani sarà con la squadra?
«No, non sarà con noi. Siamo molto attenti ai giovani che abbiamo, dobbiamo capire che sono in momenti diversi. I nostri giovani hanno qualità, dobbiamo scegliere il momento giusto per farli giocare. Dobbiamo creare le condizioni per fargli avere successo: questo non è il momento per creare questa pressione in giocatori giovani. Stanno lavorando vicino a noi, quando ci sarà la possibilità ed il momento giusto li faremo giocare. Questo non è il momento giusto per avere queste pressioni sui giovani».

Leao più vicino alla porta?
«In certi momenti, quando la palla è sul lato opposto, lui deve avvicinarsi alla porta. Questi giocatori devono portare numeri, assist e gol. Lui deve capire questo, può migliorare i suoi numeri. È il momento di capire dove migliorare, io mi aspetto una partita molto difficile, contro una squadra particolare, che corre tanto. Se non comprendiamo il tipo di partita da fare, sarà difficile per noi. Per vincere non servirà solo giocare, dovremo anche soffrire e lottare. Sarà un tipo di partita in cui dovremo aumentare la nostra aggressività difensiva e su questo abbiamo lavorato».

Fonseca soddisfatto della squadra di oggi?
«Io non sono mai soddisfatto, secondo me le squadre non sono mai prodotti finiti. Penso che ci siano momenti diversi… Abbiamo fatto una pre season molto positiva, con partite diverse, che hanno dato buoni segnali. Poi abbiamo fatto un passo indietro in qualche momento della prima partita. Io voglio portare la squadra ad avere sempre lo stesso livello. Seguiamo la nostra strada con fiducia, pur con attenzione nel lavorare e nel cercare di migliorare. Sono comunque ogni giorno più fiducioso per la squadra che abbiamo».

La gestione di Morata? Aveva fastidi già prima del Torino?
«Il suo rientro dipenderà dall’evoluzione… Si tratta di un piccolo problema, non grande. Prima della partita aveva sentito qualcosa, ma avevamo fatto esami e non c’era niente. Avevo il dubbio se farlo giocare dall’inizio o no, non ho voluto rischiare e ho utilizzato precauzioni. Lui voleva giocare, ma insieme allo staff abbiamo capito che sarebbe stato rischioso. Lui ci ha detto che stava bene. Diventa un problema quando i giocatori arrivano tardi e noi abbiamo necessità di farli giocare, ma credo che abbiamo gestito bene la situazione».

Il pericolo maggiore sono gli esterni d’attacco?
«Sì. Questa squadra gioca insieme da tanto tempo, ha un’identità forte ed è molto aggressiva difensivamente, con ottimi contropiedi. I loro esterni sono molto pericolosi, dovremo essere molto attenti. Non ho dubbi sul fatto che sarà una partita difficile».

Quella di adesso sarà la squadra definitiva o si aspetta ancora qualcosa in entrata?
«Fino ad ora la società ha fatto un ottimo lavoro con i giocatori che sono arrivati. Penso che squadre come il Milan però non siano mai chiuse, c’è sempre l’opportunità di migliorare e vediamo cosa accadrà. Ma ripeto, fin qui la società ha fatto un ottimo lavoro».

Cosa cambia tra Emerson e Calabria?
«Emerson è un giocatore più offensivo, anche se nelle ultime stagioni ha giocato da centrale al Tottenham. È diverso da Calabria. Può giocare anche bloccato ma è più offensivo».

Preoccupato per le voci su Leao?
«Il nostro CEO ha parlato ieri, mi è piaciuto molto quello che ho sentito. Rafa è fondamentale in questa squadra».

Rivedremo domani Chukwueze, Pulisic e Leao insieme?
«Vediamo domani (ride, ndr)».

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