In conferenza: «Possiamo lottare con l’Inter. Era difficile immaginare di avere queste sensazioni con sole cinque settimane di lavoro»
Domani l’esordio di Paulo Fonseca sulla panchina del Milan. I rossoneri aprono la loro stagione affrontando il Torino nel match valido per la prima giornata del campionato di Serie A.
Fonseca: «Noi crediamo di poter stare nella lotta con l’Inter»
Quali sono le sensazioni della vigilia dal punto di vista più sportivo, quelle che le dà la squadra?
«Molto molto positive, sin dal primo giorno. Oggi anche più positive. I giocatori sono arrivati in tempi diversi, ma quello che posso dire è che siamo pronti, la squadra è pronta per iniziare il campionato con fiducia totale, sentimenti positivi e grande ambizione. Vogliamo già giocare domani con la nostra identità, mostrandola subito ai tifosi. Era difficile immaginare di avere queste sensazioni con sole cinque settimane di lavoro, non mi aspettavo che i giocatori prendessero subito le nostre idee. Sono molto molto soddisfatto e molto molto fiducioso per domani».
Da che fila parte il Milan?
«C’è stato un grande cambiamento, è diversa la nostra forma di pensare e di giocare le partite. Non voglio dire che la partenza sarà dal primo posto, ma siamo vicini al primo posto per partire in questa gara».
Stasera arriva Fofana.
«Aspetterò gli esami medici, poi parlerò. Dico solo che sono soddisfatto dell’arrivo dei giocatori. Loftus-Cheek può anche giocare da mediano, oltre che da trequartista».
Che sensazioni ha nell’avere come obiettivo lo Scudetto?
«È presto per dire se sia il gruppo più forte che abbia mai allenato, ma è molto forte. Non cambio ciò che ho detto alla prima conferenza: noi siamo qui per vincere. Ogni giorno che passa ho più fiducia in questo. Non ho altra forma di vedere le cose: siamo qui per lottare per lo Scudetto».
In cosa è cambiato il Milan con Fonseca?
«In Italia ci sono tanti analisti tattici. Già oggi, chi ne capisce, può vedere che è un Milan diverso. È chiaro, si vede chiaramente. C’è un modo diverso di attaccare e difendere».
Inter squadra da battere?
«È chiaro a tutti: hanno vinto chiaramente lo Scudetto l’anno scorso. Poi ci sono tante squadre che hanno il nostro stesso obiettivo. Anche il Napoli e l’Atalanta, la Juventus può lottare. Noi crediamo e possiamo stare nella lotta con l’Inter. Loro sono forti, hanno confermato gli stessi giocatori e lo stesso allenatore, è una squadra fortissima. Poi noi crediamo molto nelle nostre ambizioni».
Aspetti altro dal mercato?
«No. Con l’arrivo di Fofana il mercato è chiuso in quanto ad arrivi. Dobbiamo far uscire giocatori, perché ora siamo tanti e non è facile lavorare con tanti giocatori».
Che partita sarà domani?
«Prima partita è sempre difficile. Il Torino ha cambiato allenatore, lo conosco bene. Hanno una organizzazione precisa, soprattutto difensiva. Poi hanno qualità con la palla. Mi aspetto una partita difficile, ma che vogliamo vincere e che abbiamo preparato bene. Siamo molto motivati. Sappiamo che sarà una partita diversa rispetto alle ultime amichevoli. Barcellona, City e Real non giocano come il Torino, il Torino non lascia gli spazi aperti come loro; quindi ci aspettiamo una squadra più difensiva, pronta al contropiede. Mi aspetto una partita più ferma nella metà campo».
Cosa manca al Milan?
«Adesso non manca niente, perché non abbiamo ancora cominciato. Quando c’è un cambiamento, c’è bisogno di tempo per metterlo in pratica. Non siamo una squadra perfetta, anzi siamo lontani dall’esserlo. Ma non voglio parlare di ciò che ci manca, non voglio dare punti agli avversari parlandone. Posso dire che ci stiamo lavorando».
Leao-Pulisic-Chukwueze-Morata è possibile?
«L’ho pensato, l’ho provato, ma non so se giocheranno domani. Chukwueze sta bene, Pulisic sta facendo un altro ruolo in cui mi piace molto, con la possibilità di fare anche l’esterno. Anche Jovic ha fatto una buona pre-stagione, Loftus-Cheek può giocare da trequartista. Abbiamo tante soluzioni».
C’è qualcosa che ha stupito Fonseca in queste settimane?
«Sì, sono sorpreso dalla forma con cui i giocatori hanno lavorato per assorbire le richieste. In questo momento la squadra è meglio di ciò che mi aspettavo».
Ha parlato con Kalulu? Adli può uscire?
«Non voglio parlare di nomi, ma ho già parlato con i giocatori che hanno più possibilità di giocare con regolarità qui. Abbiamo qualche giocatore che, per me, ha più possibilità di giocare con noi. Agli altri ho spiegato che la possibilità di giocare si è ridotta».
Come sta Pavlovic?
«Pavlovic e Reijnders non sono nella migliore condizione per iniziare domani la partita, sono arrivati tardi. Sarà difficile cominciare con i due domani dall’inizio. Difficile che ce la facciano dall’inizio».
Domani in 70mila.
«Già col Monza c’è stato molto calore, domani sarà pieno. È emozionante. Non guardo solo ai risultati, certo c’è ambizione per vincere, ma noi dobbiamo giocare in un modo che lasci i tifosi orgogliosi».
Fonseca è arrivato al Milan nel momento giusto?
«Sì. Io non credo nel fato, il fato è un po’ triste, malinconico. Io credo nell’energia, credo che arrivo al Milan nel momento giusto della mia carriera. L’esperienza a Roma mi ha aiutato tanto e, se avessi potuto scegliere il momento per allenare un club come il Milan, dico che è ora».