L’Italia è il paese che ha dato 500mila preferenze a Vannacci e qui da noi lo sport e il calcio sono ritenuti terreno riservato ai bru-bru
Il bacio di Alice e Jasmine in prima pagina sul Corsport è rivoluzionario, anche se Alice non è d’accordo
Alice e Jasmine che si baciano. Lì, in alto, sul Corriere dello Sport, sotto il titolo “Oro da baciare”. Lì dove di solito campeggiano Osimhe, Dybala, tutt’al più Sinner. Alice è Bellandi judoka italiana che ieri ha vinto la medaglia d’oro. Jasmine è Jasmine Martin judoka sudafricana sua compagna che lei ieri ha baciato dopo il successo. Il bacio campeggia in modo naturale, senza nessuna “spiega”. Perché non c’è nulla da spiegare, è un gesto naturale. Un gesto d’amore.
Ora portiamo tutto questo in Italia. Sbatti un bacio tra due donne in prima pagina. E fallo sul Corriere dello Sport quotidiano sportivo, calcistico: terreno che in Italia, non si capisce per quale motivo, è considerato popolato quasi esclusivamente dai cosiddetti bru-bru, persone che non andrebbero al di là di ragionamenti basic su portiere e centravanti: diciamo tanti potenziali Vannacci. È un discorso che non sta in piedi ma in Italia i fruitori del calcio e dello sport vengono inspiegabilmente considerati così. Aggiungiamo che proprio da noi uno come Vannacci ha conquistato 500mila voti alle recenti Europee, cioè parliamo di mezzo milione di persone che sono uscite di casa per andare a dare la loro preferenza a Vannacci. Che l’Italia è ahinoi un Paese culturalmente iper-arretrato dove ancora ci ammorbano loro e l’istituzione della famiglia, mentre tutt’attorno il mondo reale è lontano anni luce, immerso in altre galassie.
Ad Alice non piace ma l’Italia è il paese che ha dato 500mila voti a Vannacci
Sappiamo che ad Alice Bellandi non piace ascoltare questi ragionamenti e ha ragione, ma bisogna sempre tener conto del contesto. E in un contesto simile la scelta del Corsport e del suo direttore Zazzaroni è rivoluzionaria. Lei che ieri ha dichiarato (riportato dal Corriere della Sera): «Ho baciato la mia fidanzata perché quando si è felici, è normale baciare le persone che ami. È un gesto normale, che purtroppo qualche uomo considera ancora straordinario. Ma noi donne siamo molto più avanti, per fortuna».
Sì è un gesto normale. Ma non è ancora così normale. Men che meno in Italia. E in un ambiente fortemente calcistizzato. Proprio l’altro giorno il tuffatore inglese Tom Daley, omosessuale stradichiarato e che da anni si batte per i diritti Lgbt, ha detto in conferenza stampa:
«Penso che alcuni sport, soprattutto il calcio, sia molto eteronormativo. I tifosi non accettano che i giocatori escano allo scoperto. Questo deve cambiare. Penso anche che ci sia un’aspettativa e una pressione indebita sui calciatori affinché facciano coming out e diventino improvvisamente attivisti. Non dovrebbe essere così. Si tratta di trovare un equilibrio tra dare visibilità ed essere se stessi».
Quindi cara Alice Bellandi, poiché non siamo in Spagna, e qui abbiamo Roccella ministra della famiglia (abbiamo un karma pesante noi), sappi che la prima pagina del Corriere dello Sport è rivoluzionaria e che tu hai contribuito. Anche se non ti fa piacere ascoltarlo.
p.s. sì, c’è anche la nostra firma su quella prima pagina, la firma del direttore del Napolista, e ne siamo orgogliosi. Anche se, come dice Alice, dovrebbe essere la normalità. Appunto: dovrebbe.