Non si può giocare senza centravanti. È assurdo trascinare questa vicenda. Non sempre si incontra il Modena peraltro battuto ai rigori
Il dio del calcio ha voluto dare una mano al Napoli di Conte, l’altra gliela dia De Laurentiis.
Se il dio del calcio avesse voluto mettersi di traverso, avrebbe fatto vincere il Modena ai calci di rigore. Sarebbe stata la primi crisetta di stagione. Perché hai voglia a dire che è presto e bla bla bla, il risultato fa la differenza. E il risultato ha premiato la squadra di Conte, grazie soprattutto al vituperato Meret da sempre oggetto di critiche da parte della tifoseria del Napoli (non proprio un concentrato di competenti, e ci teniamo bassi).
Nel primo tempo Napoli al limite dell’oscenità. Lento. Noioso. Sembrava un mix del Napoli di Garcia, Mazzarri e Calzona. Insomma un Frankenstein. Nella ripresa si è visto una bozza presentabile della squadra di Conte anche se di vere e proprie occasioni ce ne state pochine.
C’è poco da dire. Il Napoli gioca con l’handicap. Non ha il centravanti. Lukaku è sempre sul punto di arrivare ma non si vede mai. E intanto siamo all’11 agosto. Tra un settimana si gioca il campionato. Non si può giocare a calcio senza centravanti. Non si può avviare un progetto nuovo senza il riferimento principale. Lo scriviamo da settimane: De Laurentiis prenda una decisione. Osimhen o lo tiene o lo vende. Al momento è lui l’intralcio di questo Napoli. De Laurentiis scelga, altrimenti rischia di rovinare la creatura che lui stesso ha rivitalizzato portando Conte a Napoli.
Non c’è solo Osimhen. Conte ha raso al suolo il centrocampo. Ha fatto fuori persino Folorunsho. Non possono giocare Lobotka e Anguissa tutto il campionato. Il futuro della squadra dipende dalle scelte di mercato. E dalla tempistica. Bisogna operare rapidamente.